La polizia di Monfalcone ha individuato i responsabili di un’attività di spaccio di hashish e cocaina nella città dei cantieri: 9 le misure cautelari emesse dalla Procura, 3 arresti e 6 restrizioni ai domiciliari. L’operazione è una costola di una vasta indagine cominciata nel 2017. Il gruppo, originario del quartiere napoletano di Pianura e trapiantato a Monfalcone, si occupava di rifornire la piazza di hashish. Dopo l’arresto del principale pusher che dalla Campania trasportava il cannabinoide, alcuni mesi fa, gli indagati hanno deciso di rivolgersi al mercato sloveno per acquistare della cocaina. Per farlo ha organizzato diversi viaggi, circa una decina negli ultimi mesi, per approvvigionarsi della polvere bianca. I quantitativi, per limitare il rischio penale e il rischio economico, erano sempre piuttosto bassi: circa 200 grammi a viaggio. Per passare inosservati, ovviamente prima del lockdown, i malviventi utilizzarono anche taxi con targa slovena e occultavano la sostanza all’interno di strumenti elettronici come telefoni, modem e pc. Dopo l’indagine tecnica e tradizionale gli agenti della Polizia di Monfalcone, guidati dall’Ispettore Giorgi, sono arrivati ad avere numerosi elementi contro gli indagati. Una coppia è stata arrestata nel napoletano dalla squadra mobile del capoluogo campano. Altri sono stati ristretti ai domiciliari mentre un un uomo si è reso irreperibile, sempre nel napoletano. “Questo era l’ultimo tentacolo della rete – dicono i poliziotti – ma purtroppo siamo consapevoli che si tratta solo di una delle numerose bande che si occupano dello spaccio: secondo i nostri dati il consumo di stupefacenti è elevatissimo”.
