A Udine, non si arrende il Comitato spontaneo di cittadini “Salviamo Viale Venezia”, contrario alla realizzazione delle rotatorie volute da Palazzo d’Aronco. Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha respinto l’appello di alcuni cittadini con proprietà immobiliare ai margini della futura rotonda prevista all’altezza di via Ternova, che chiedevano di sospendere l’efficacia della sentenza con cui il Tar regionale a maggio aveva respinto il loro ricorso contro la realizzazione della stessa.
“I lavori non possono riprendere!” – esclama il Comitato in una nota, facendo presente che risultano pendenti ancora tre procedure di ricorso. “È opportuno pertanto – afferma il Comitato – che il sindaco Fontanini e i suoi s’informino bene prima di esultare”.
La portavoce Irene Giurovich, tra le varie criticità, afferma anche che l’Acegas, in un parere dell’ottobre 2019, chiede espressamente al Comune di sovrailluminare la rotatoria, con valori maggiorati del 15%, in violazione – secondo il Comitato – di una legge regionale del 2007 e del quadro normativo europeo, stando a documenti già fatti pervenire alla Procura. E fa presente a maggioranza e opposizione che in passato si erano votati atti amministrativi in supporto ad altre soluzioni di rifacimento della viabilità di Viale Venezia, meno costosi del milione e mezzo circa che costeranno le tre rotonde previste.
Come se non bastasse, le proposte alternative alla viabilità del viale, votate ancora dall’amministrazione Honsell – afferma ancor il Comitato nella nota – sono in aperta contraddizione con quanto si sta attuando, e non risultano atti che abbiano esplicitamente annullato le disposizioni precedenti.
Il Comitato infine fa presente che “i lavori del Piano Urbano Mobilità furono seguiti anche da alcuni portatori di interessi – tra i quali Italia Nostra e Legambiente – dei quali però rileviamo le scarsissime, praticamente nulle, prese di posizione su viale Venezia, viale storico; tanto più gravi – conclude il Comitato – in quanto partecipanti ai lavori di stesura del Piano che prevedeva tutt’altro e non parlava affatto di rotonde che, magicamente, sono spuntate solo dopo le proposte della LIDL”.
