Cari Fratelli e Sorelle, tutta l’Arcidiocesi e, in particolare, la città di Udine celebrano la festa dei Santi Patroni, Ermacora e Fortunato, così l’Arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato ha iniziato l’omelia durante la celebrazione della Santa Messa in Duomo.
Il titolo di “Patroni” – ha aggiungo Mazzocato – indica che essi sono coloro che ci difendono e che intercedono per noi. Quest’anno, segnato dall’emergenza epidemiologica creata dal corona virus, abbiamo un motivo particolare per rivolgere a loro una comune preghiera.
Oltre al Covid-19, desidero dedicare un po’ di attenzione ad altri virus, non meno subdoli e pericolosi, che ci vengono inoculati. Essi non minano la salute fisica, ma quella delle menti e delle coscienze delle persone.
Ermacora e Fortunato si sono confrontati con questi virus di natura morale e spirituale e, illuminati dalla fede cristiana, li hanno rifiutati, pagando il prezzo del martirio.
Per usare un’espressione cara sia a Papa Benedetto XVI che a Papa Francesco, essi si opposero alla “dittatura del pensiero unico” in nome della loro dignità di persone umane che hanno l’intangibile diritto di professare la propria fede e di avere la libertà di pensiero. Si opposero in modo benevolo e inerme, senza alcuna violenza né fisica, né verbale; come testimoniano i racconti delle loro “Passioni”. Eppure l’esito fu il martirio.