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Attenta Udinese, il Napoli non è quello dell’andata

Sarà un’Udinese senza bomber Teo e senza Mato Jajalo quella che si vedrà al San Paolo di Napoli ma sarà un’Udinese carica e vogliosa di ottenere un risultato positivo per il morale e per la classifica.

Per quanto riguarda i due infortunati, la visita svolta a Roma presso la clinica Villa Stuart con il professor Mariani ha dato il seguente esito: il croato ha riportato una lesione di primo grado al legamento collaterale mediale del ginocchio destro, per il polacco invece semplice trauma contusivo – distorsivo sempre al ginocchio destro. Difficilissimo quindi vedere il centrocampista ancora in campo in questa stagione, più chances per la punta ma le loro condizioni verranno valutate di giorno in giorno.

E allora a Napoli Gotti avrà gli uomini contati, i soliti noti. Un po’ meno noti sono invece gli uomini di Gattuso. O meglio, la rosa del Napoli ovviamente è sempre la stessa (con l’eccezione di Demme, Politano e gli altri acquisti di gennaio) ma rispetto alla gara d’andata è cambiato praticamente tutto.

Proprio il pareggio di Udine fu una partita spartiacque per il club di De Laurentiis: fu l’ultima di Ancelotti, dalla successiva arrivò l’ex tecnico del Milan. Il suo fu un inizio shock: una vittoria e quattro sconfitte nelle prime 5. Poi però il Napoli ha iniziato ad ingranare e non si è più fermato collezionando 29 punti nelle successive 16 giornate. Meglio di Juventus, Inter e Lazio. Solo la mostruosa Atalanta con 35 ne ha conquistati di più. Gattuso ha rimesso la chiesa al centro del villaggio, ha riproposto il 4-3-3 mettendo in soffitta il 4-4-2 di ancelottiana memoria, mai gradito fino in fondo alla squadra, ma soprattutto ha ridato stimoli ad un gruppo che sembrava finito.

Mertens e Insigne sono tornati quelli dei tempi migliori, Demme è il regista che mancava, Koulibaly si è ricordato di essere uno dei centrali difensivi più forti al mondo. Insomma il Napoli è tornato ad essere il Napoli. E fa paura. E non bisogna commettere l’errore di pensare che gli azzurri dopo la vittoria della Coppa Italia abbiano la pancia piena: hanno ancora la Champions da giocare e vogliono arrivarci preparati.

Ecco perché la gara del San Paolo, dove i bianconeri non vincono dall’1-2 del 2011 firmato Inler-Denis che valse mezza Champions, sarà davvero complicata per Lasagna e compagni. Ecco perché servirà la versione migliore dell’Udinese. E quella che si è vista dopo il lockdown in quasi tutte le partite può essere una degna avversaria degli azzurri perché i friulani avranno anche vita dura in Campania ma non partono assolutamente sconfitti.

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