Situazione ancora difficile sul fronte trasporti ferroviari nella nostra regione. Se il trasporto locale è ritornato a garantire i servizi minimi, i collegamenti veloci come Italo e le Frecce ancora non sono tornati alla normalità. Una situazione complicata che contribuisce a isolare la nostra regione che viene già penalizzata fortemente dai lunghi tempi di percorrenza necessari per superare lo snodo di Mestre. Al momento sono quattro le coppie di frecce soppresse ogni giorno nei collegamenti verso Milano e Roma. Al momento c’è un solo treno al giorno da Trieste e uno da Udine per coprire le due tratte, senza cambio a Mestre.
È proprio sulla velocizzazione della linea Mestre-Trieste, che potrebbe essere considerata come uno degli interventi prioritari e strategici dal Governo in questa fase, si è espressa Legambiente. L’opera infatti potrebbe sì eliminare decine di passaggi a livello, risolvere problemi di impatto acustico, ambientale e paesaggistico, ma anche modificare percorsi in alcune tratte urbane, attraversare i fiumi più importanti della regione tra i quali il Tagliamento, il cui percorso investe un’area soggetta a rischio idraulico. C’è quindi bisogno di forte condivisione con i territori per garantire il minor impatto ambientale possibile. Per questo sotto la lente di ingrandimento di Legambiente è finito soprattutto il progetto che prevederebbe una variante tra Ronchi e Aurisina con 23 chilometri di tracciato quasi esclusivamente in galleria. L’invito alla regione è quello di riconsiderare l’ipotesi e pensare invece a potenziare la linea attuale.