Tre dei quattro nuovi casi di positività registrati in Friuli Venezia Giulia nelle ultime 24 ore sono richiedenti asilo ospitati all’ex Caserma Cavarzerani di Udine. Un elemento che complica notevolmente la situazione, dato che i tre soggetti dovranno essere trasferiti in una struttura apposita per la quarantena, o a Campoformido o a Tricesimo, ma dovranno essere spazi adeguati per garantire l’isolamento anche a chi è stato in contatto con loro, quindi migranti operatori e forze dell’ordine. “Se questo Governo ha deciso di abbandonare la nostra terra, esponendo la popolazione al rischio di una nuova diffusione del Coronavirus, lo dica chiaramente, perché i friulani e gli udinesi non sono stupidi e non accetteranno di essere trattati come cittadini cui viene di fatto negato il diritto costituzionale alla salute”, è quanto dichiara l’assessore alla sicurezza del Comune di Udine, Alessandro Ciani, lamentando che la città è abbandonata a sé stessa nella gestione dei flussi migratori provenienti dalla rotta balcanica. Prosegue infatti: “Il nostro impegno è di alzare ulteriormente la voce per avere una risposta alla lettera inviata dal Sindaco Fontanini in questi giorni in cui si chiedeva un presidio costante dei nostri confini. Chiediamo a tutti i cittadini di esserci vicini in questa battaglia che non riguarda l’appartenenza politica ma la salute di tutti noi”. Sulla questione interviene anche il Sap, il Sindacato autonomo di Polizia, che da tempo chiede che ci siano le dovute tutele sanitarie per i poliziotti e che i migranti, prima di essere trattati dai colleghi per le procedure di identificazione, siano sottoposti ad accurati controlli sanitari, con la prevista quarantena per le persone che provengono almeno dai Paesi inseriti nella black list del Ministro della Salute. “Spesso si ha l’impressione di essere mandati allo sbaraglio, rischiando non solo l’incolumità fisica, ma anche la nostra salute e quella delle nostre famiglie”, conclude amaramente la nota del Sap. Secondo i dati della protezione civile, le persone attualmente positive al coronavirus in regione sono 120, 2 in meno di ieri. Nessun paziente è in cura in terapia intensiva e sette sono ricoverati in altri reparti.