È il momento di resettare, di rimettere insieme i pezzi, di liberare la mente. E non c’era momento migliore per avere una settimana di tempo tra una gara e l’altra, come se fosse un normale periodo di campionato. Il Pordenone dopo la seconda sconfitta consecutiva subita in casa venerdì sera per mano del Cosenza, deve riazzerare tutto, ricaricare le pile e trovare la forza per fare l’ultimo sprint, quello decisivo per i playoff.
Venerdì i ramarri saranno di scena ad Ascoli in una gara complicatissima visto che i bianconeri sono impegnati nella lotta per evitare i playout, poi ospiteranno la Salernitana in piena corsa per i playoff e quindi concluderanno il campionato a Cremona contro un’altra pericolante.
Insomma, il calendario da qui alla fine è tutt’altro che semplice. Servirà assolutamente il miglior Pordenone. E Tesser può almeno esultare per il recupero ormai praticamente certo di Luca Strizzolo, capocannoniere della squadra con 8 reti. Il classe ’92 dovrebbe rientrare dopo 6 turni di assenza durante i quali comunque si sono ben comportati gli altri attaccanti con Ciurria in primis. Perché si sa, il Pordenone prima di tutto è un collettivo e quindi se manca qualcuno c’è sempre chi è pronto a sostituirlo così come successo tra Gavazzi e Tremolada. Chiaro però che il peso specifico di Strizzolo è importante. Potrebbe essere lui l’uomo in più in questo rush finale.
Anche perché al ritorno del bomber friulano, fanno da contraltare le assenze in difesa di Bassoli infortunato e Barison squalificato. E’ ancora presto per parlare di formazione ma è chiaro che a fianco di Camporese potrebbe agire Vogliacco con l’inserimento sulla fascia di Semenzato in ballottaggio con Almici che però non ha convinto contro il Cosenza. Ma adesso è presto per parlarne, da qui a venerdì c’è un’intera settimana. Il Pordenone deve pensare solo a rimettersi a correre.