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Cronaca

Imprenditore italiano scomparso a Bratislava

Da cinque giorni non si hanno più notizie del titolare di una società di consulenza finanziaria ed editore Loris Colusso, scomparso da Bratislava dove si era stabilito più di 15 anni fa.

Compirà 65 anni venerdì prossimo, essendo nato il 24 luglio 1955. Ieri sera la figlia, Selena Colusso Vio, ha sporto denuncia ai Carabinieri della compagnia di Portogruaro temendo un rapimento. L’ambasciata italiana è al corrente di tutto. Le autorità slovacche hanno ritrovato, il giorno dopo la sua scomparsa, la sua vettura con all’interno il telefono cellulare parcheggiata accanto a un palazzo del centro della capitale. È giallo.

Loris Colusso, veneto di San Michele al Tagliamento, è un nome notissimo del mondo politico ed imprenditoriale portogruarese. Iscritto fin da ragazzo al Partito Comunista Italiano è stato vice sindaco dal 1986 al 1987 e Consigliere Comunale del PC a San Michele e Bibione all’epoca della giunta Rigo. Colusso è sposato con Enza Vio, già Consigliere a San Michele ed assessore all’Istruzione del Comune di Venezia come esponente DS.

Con la caduta del muro di Berlino sviluppò i flussi turistici dalla Cecoslovacchia verso Bibione e con l’indipendenza di Repubblica Ceca e Slovacchia cominciò a lavorare a contatto con le autorità di Bratislava. Ha aperto uno studio di commercialista, facendosi promotore del Made in Italy. è diventato fondatore ed editore di “Buongiorno Slovacchia”, prima una rivista su carta, oggi affermata testata online di lingua italiana che si è occupata delle ramificazioni della ‘Ndrangheta.

Non si esclude, infine, che Colusso stia vagando, in stato confusionale, senza una meta precisa.

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