Giornata di antivigilia per il Pordenone che dopodomani ad Ascoli giocherà una partita chiave per il suo campionato. Un campionato eccezionale quello dei ramarri senza se e senza ma. Le ultime due sconfitte contro Crotone e Cosenza ci possono anche stare tutto sommato: in Calabria i friulani hanno perso 1-0 contro la seconda forza del campionato giocando un’ottima gara e probabilmente avrebbero meritato qualcosina in più. Contro il Cosenza invece la differenza l’hanno fatta le motivazioni. Perso il secondo posto, il Pordenone è apparso un po’ svuotato mentalmente a differenza dei calabresi che hanno giocato col coltello fra i denti visto che il loro obiettivo è quello di raggiungere i playout per evitare la retrocessione diretta.
Già, un discorso di motivazioni. Quelle motivazioni che i neroverdi hanno l’obbligo di ritrovare nelle Marche venerdì sera quando affronteranno una squadra tra le più in forma del campionato. I bianconeri vengono infatti da 4 vittorie consecutive e nelle ultime tre sfide hanno battuto Salernitana, Empoli e Cittadella portandosi in zona salvezza. Non male. Ecco perché il Pordenone deve scendere in campo con la voglia di duellare su ogni pallone: senza questa mentalità il pericolo sarebbe quello di incappare nel terzo ko consecutivo e in ottica playoff sarebbe un problema perché il rischio sarebbe quello di scendere in classifica e di perdere le posizioni privilegiate in vista del post season.
Tesser non ha ancora pensato alla formazione ma è chiaro che in difesa agirà Vogliacco viste le assenze di Bassoli infortunato e Barison squalificato. Il classe ’90 potrebbe tornare proprio per i playoff. Sulla trequarti torna Gavazzi con Ciurria e Candellone ancora insieme in attacco e Strizzolo, tornato a disposizione, pronto ad entrare nella ripresa.