La stagione sportiva 2019-20 è finita. Sembrava impossibile ma la missione è stata portata a termine. Una stagione lunghissima, interrotta a causa della pandemia da Coronavirus, e poi ripresa in piena estate. Una stagione che ha visto ancora trionfare la Juventus e che ha visto retrocedere Spal, Brescia e Lecce, sceso ieri all’ultimo respiro dopo il ko contro il Parma. E proprio ieri l’Udinese ha chiuso in maniera positiva il suo campionato ottenendo contro il Sassuolo la sua quinta vittoria dal post lockdown, la quarta in trasferta in 6 partite. Dalla ripartenza in poi i bianconeri hanno conquistato 17 punti, piazzandosi in definitiva al 13esimo posto in classifica con 45 lunghezze. Posizione che sarebbe addirittura la nona se si considerassero solo le 12 partite disputate da giugno in poi.
Questo va a testimoniare l’ottimo lavoro svolto dallo staff tecnico che ha tirato a lucido la squadra. Gotti aveva promesso che i bianconeri, dopo il ko casalingo contro il Lecce, avrebbero onorato fino all’ultimo il campionato. E così è stato. L’Udinese ieri sera voleva vincere e ha vinto contro una squadra forte come quella di De Zerbi che in stagione aveva sempre segnato tra le mura amiche tranne nella gara contro il Parma. Anche ieri i neroverdi sono rimasti a secco e così Musso ha potuto festeggiare il suo 14esimo clean sheet che lo ha fatto volare in testa a questa speciale graduatoria, precedendo colleghi illustri come Donnarumma e Handanovic, fermi a 12. Anche Okaka può sorridere. Lui il suo record personale di marcature l’aveva già raggiunto ma con l’ottavo gol messo a segno contro i neroverdi l’ha ulteriormente ritoccato. E così con la gara di ieri si è conclusa positivamente una stagione altalenante che avrebbe sicuramente potuto regalare più gioie ai tifosi bianconeri ma che in alcuni istanti aveva anche fatto temere qualcosa di poco carino. Alla fine quindi va bene così. Con la speranza che si riparta da dove si è finito. Qualcuno se ne andrà, non serve nemmeno fare nomi, ed è giusto così. Qualcun altro arriverà ma soprattutto qualcuno rimarrà. E da loro bisognerà ripartire. Se tra questi dovesse esserci, come sembra, anche Gotti, sarebbero tutti contenti.