“Se il Governo proseguirà sulla linea che ha voluto tracciare sul trasporto pubblico locale di fatto non permetterà la riapertura delle scuole”: a sostenerlo è stato il governatore, Massimiliano Fedriga, nell’ambito della Conferenza delle Regioni puntando il dito contro la decisione del Governo di far prevalere la linea dura su tutta la linea decidendo per treni e mezzi pubblici pieni al 100 per cento. Esistono evidenze scientifiche in base a cui senza il metro di distanziamento a bordo di questi mezzi, dove il ricambio d’aria è insufficiente, il rischio di contagio diventa considerevole, hanno messo in chiaro gli scienziati, in collegamento con la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli. “Il Friuli Venezia Giulia è intervenuto sempre in modo responsabile, con disposizioni capaci di conciliare la tutela della salute pubblica con la ripresa delle attività economiche e, in un futuro ormai prossimo, con la riapertura delle scuole. Se il Governo intende andare in un’altra direzione, deve fornire alle Regioni, oltre che le risorse necessarie, anche mezzi e personale, altrimenti si rischia che le scuole non si aprano”, ha aggiunto Fedriga, che ha ribadito di non voler fare marcia indietro sulle scelte già operate per garantire una ripresa dei servizi in sicurezza. Di fatto sul tema del trasporto pubblico la conferenza delle Regioni ha chiesto e ottenuto per il 10 agosto un incontro urgente ai ministri della Salute Speranza, delle Infrastrutture De Micheli e degli Affari regionali Boccia, sul tema del trasporto pubblico. Da parte sua Salvatore Spitaleri, componente della commissione Paritetica Stato-Regione Fvg, invoca da parte dell’autorità regionale un chiarimento, chiedendo se il Friuli Venezia Giulia è virtuoso o è in preda al rischio di una nuova emergenza causa arrivi dai Balcani. I sindacati invece manifestano perplessità e contrarietà, con una lettera inviata all’assessore Pizzimenti e allo stesso Fedriga. Grande inoltre è il rammarico per il mancato coinvolgimento del sindacato a monte di decisioni che possono determinare conseguenze pesanti sulla salute dei cittadini e dei lavoratori del settore.