Sta diventando una costante quotidiana, da metà luglio ormai i rintracci di migranti in Friuli Venezia Giulia sono all’ordine del giorno e anche dalla notte di oggi circa una trentina di richiedenti asilo sono stati individuati e fermati dalle forze dell’ordine. I primi 22 migranti sono stati segnalati dalle persone in transito sulle principali strade dei paesi di Reana del Rojale, Buttrio, Castions di Strada, Mortegliano, Pozzuolo del Friuli e Cividale del Friuli. In parte sono stati identificati dai Carabinieri della Compagnia di Cividale del Friuli e di Palmanova. Intorno alle 7 di questa mattina, poi un altro gruppo di migranti è stata ulteriormente segnalata da persone in transito lungo la regionale 353, a Pozzuolo del Friuli e in via Lumignacco a Udine, di questi sette ragazzi originari del Pakistan e dell’Afghanistan sono risultati minori. Sul posto la Polizia Locale del capoluogo friulano. Sono stati affidati a delle strutture per minori non accompagnati dal Friuli Venezia Giulia. La nuova destinazione, per triage e accoglienza (dopo l’istituzione della zona rossa a Castellerio di Pagnacco, e con la ex caserma Cavarzerani di Udine nelle stesse condizioni ‘off’ per i nuovi ingressi), è la caserma Meloni di Tarvisio. Qui, parte dei migranti che erano stati accolti sono stati trasferiti altrove, nel fine settimana. Il prefetto di Udine ha fatto appello ai sindaci affinché rendano disponibili strutture presenti sul loro territorio comunale, trattandosi di una situazione di contenimento di tipo sanitario. Nel frattempo le forze dell’ordine stanno cercando le nove persone che nella notte tra sabato e domenica, sono fuggite dalla quarantena imposta all’interno dell’ex seminario di Castellerio, a Pagnacco, divenuto come la Cavarzerani “zona rossa”.
