Riavvicinare le grandi stelle al pubblico per
rivivere al meglio l’emozione del teatro dal vivo. È quanto si
propone la stagione del Rossetti di Trieste presentata oggi sul
palco dal presidente del teatro stabile del Friuli Venezia Giulia
Francesco Granbassi e dal direttore Franco Però, rivolti ad una
platea già allestita a capienza dimezzata per le misure anti
Covid.
Per la Regione, presente in sala con l’assessore regionale alla
Cultura, il Rossetti esprime la centralità della politica
culturale del Friuli Venezia Giulia e la grande capacità del
comparto di superare la crisi grazie ad una stretta
collaborazione istituzionale. Se “quindi uscimmo a riveder le
stelle” – riprendendo il verso dantesco che titola il primo atto
della nuova stagione 2020/21 – è grazie al lavoro di squadra con
cui anche la Regione ha contribuito a garantire la continuità del
rapporto con il pubblico nei mesi dell’emergenza sanitaria. Una
continuità di relazione che ha trovato un alleato nei tanti
eventi culturali comunque proposti online e in una spiccata
produttività dell’impresa culturale creativa regionale.
Il 6 ottobre il sipario si alzerà sul Rossetti con il primo di 28
spettacoli improntati ad una multidisciplinarietà riconoscibile
nei quattro percorsi di Prosa, di Passages, di Le stelle del
musical e di Danza, musica e eventi.
L’apertura è affidata al debutto nazionale de “La pazza di
Chaillot”, produzione firmata da Franco Però e interpretata da
Manuela Mandracchia, Giovanni Crippa e dagli attori della
compagnia stabile del Rossetti che ne hanno offerto un
inaspettato assaggio dal vivo.
Si proseguirà sulla scia del teatro civile con “Peachum” di
Fausto Pravidino, tratta dall’Opera da tre soldi di Brecht con
Rocco Papaleo, con “Scintille” con Laura Curino e “Locke” diretto
e intrepretato da Filippo Dini. Chiudono la rosa del percorso
Prosa “Il delirio del particolare” con Maria Paiato, il
goldoniano “I due gemelli veneziani” di Valter Malosti, “Il
Misantropo” per la regia di Fabrizio Falco e la trasposizione del
romanzo di Verga “Mastro Don Gesualdo” con Enrico Guarnieri.
Tra le contemporaneità dei Passages spicca l’intensità di Alessio
Boni già percepibile nel video messaggio con cui l’attore ha
presentato il suo “Ludwig” dicendosi “onorato di vestire e appena
sfiorare i panni di un genio simile”.
Carismatica e sfrontata, fin dai primi tratteggi del suo
monologo, l’attrice, autrice e regista Marcela Serli, a cui lo
Stabile ha affidato la realizzazione di “Le eccellenti”,
spettacolo di ricerca sulla discriminazione femminile nel mondo
scientifico, creato nell’ambito di Esof2020.
Da segnalare inoltre, nella sezione Le stelle del musical il
concerto di Earl Carpenter dal titolo A Touch of West End, cui si
affiancano altri quattro concerti che portano da Londra, Berlino,
New York alcuni dei più grandi artisti del genere tra cui Daniel
Koek e Kerry Ellis e le stelle nazionali Giò Di Tonno e Filippo
Strocchi. In Danza musica e eventi spicca inoltre il concerto
Rock Opera del pianista Remo Anzovino e il repertorio romantico
del Russian Classical ballet.
A febbraio la stagione prosegue con il secondo atto di cui sono
state anticipate alcune novità come la coproduzione “Piazza degli
eroi” che sigla la collaborazione tra il Rosetti, il Teatro di
Napoli e Fondazione Teatro della Toscana e la coproduzione con il
Teatro nazionale croato Ivan Zajc di Fiume in “L’Alfa Romeo
Jankovits”.
Programma, modalità di accesso e informazioni sugli abbonamenti
sono visibili sul sito www.ilrossetti.it; la campagna abbonamenti
sarà aperta da giovedì 10 settembre.