Il giorno dopo è un giorno strano per l’Udinese che, dopo le prime due vittorie nelle amichevoli contro Vicenza e Legnago, cade per mano del Venezia capace di imporsi a Cordovado per 0-1 grazie alla rete di Bocalon nella terza uscita stagionale dei bianconeri.
È un giorno di riflessioni perché l’Udinese deve giustamente riflettere. Ma non è un giorno di preoccupazione, quello no perché, parafrasando le parole di Ekong nel post gara, ieri contava mettere altri minuti nelle gambe: il risultato era relativo. Però qualche riflessione Gotti la dovrà fare per cercare subito di dimenticare questo passo falso. Ieri sono state poche le occasioni create: davanti l’Udinese è stata poco cattiva e non ha impensierito, rigore fallito a parte, il Venezia. Ma Gotti ha già dimostrato di essere capace di risolvere i problemi: quello del gol l’aveva già sistemato in estate nel post lockdown.
È stato fatto un piccolo passo indietro ma gli alibi ci sono eccome: gambe pesanti, mancanza di tanti titolari e mercato in continua evoluzione. Ecco perché non c’è di cui preoccuparsi. Senza contare oltretutto che i friulani avranno una settimana di tempo in più sia per migliorare la propria condizione, sia appunto per sfoltire una rosa che ad oggi è assolutamente lontana da quella definitiva che si vedrà ad inizio campionato. C’è ancora quindi tutto il tempo per fare le cose bene.
Ieri il migliore è stato Nestorovski che, nonostante il rigore sbagliato, ha dimostrato di avere voglia e di essere in palla, muovendosi bene anche nello stretto con gradevoli combinazioni palla a terra. Bene anche Barak ieri nonostante il ceco sia al centro delle voci di mercato. Non hanno avuto modo di incidere più di tanto invece i neoacquisti Ouwejan e Forestieri. Il primo, in particolare, si è limitato alla nomale amministrazione ed essendo stata la prima gara in bianconero va bene così.