Tre cittadini stranieri, due maggiorenni e un minore, tutti di nazionalità bengalese, sono stati rintracciati, nelle prime ore di ieri dai carabinieri e dalla polizia locale a Santa Maria la Longa mentre stavano camminando lungo la statale 352. Il minore è stato consegnato alla Croce Rossa di Palmanova mentre i maggiorenni saranno portati a Udine, in via Pozzuolo. Due raccolte firme per protestare contro l’accoglienza indiscriminata e sollecitare il Governo a intervenire per un maggiore presidio dei confini sono state organizzate da Stefano Mazzolini, vicepresidente del Consiglio regionale Fvg, assieme alla parlamentare Aurelia Bubisutti e al gruppo di centrodestra della Carnia. «La prima raccolta di sottoscrizioni – spiega Mazzolini – è in programma oggi, 16 settembre, dalle 17 alle 20 nel piazzale antistante al municipio di Socchieve, nella frazione di Mediis. La seconda è in calendario per giovedì alla stessa ora a Prato Carnico, sulla statale 465 accanto al bar Al Fogolar». Non sono due location casuali: in entrambi i piccoli centri della Carnia sono stati inviati i migranti. Ed è di oggi la notizia, riporta l’On. Bubisutti che “durante la notte sono arrivati altri 20 migranti a Prato Carnico ed oltre 20 sono in attesa di identificazione a dimostrazione che la montagna è e sarà sempre per i burocrati nazionali terra di nessuno da ripopolare al calar del sole. La Lega non si ferma fintantoché la Ministra non troverà le soluzioni ad un problema oramai sfuggito di mano” conclude Bubisutti. Di migranti e rotta balcanica ha parlato anche Marco Dreosto, europarlamentare della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo: “Durante la tragica crisi del Covid19 abbiamo notato come strumenti quali la Protezione Civile europea debbano essere potenziati”. E “nonostante la Commissione Ue abbia messo a disposizione la Protezione Civile europea anche per rafforzare i monitoraggi ai confini italiani sulla rotta balcanica, il Ministro Lamorgese continua a non chiederne l’utilizzo, condannando i cittadini del Friuli Venezia Giulia a subire continue ondate migratorie e i poliziotti al confine a operare senza strumenti, come droni e foto-segnalatori, e protezioni sanitarie adeguate”.