Fiducia e attenzione. Ecco le parole d’ordine per l’Udinese per fare il bottino pieno domani contro la Fiorentina. Fiducia per le potenzialità di un gruppo rinforzato e che già in occasione del successo sul Parma, dopo la sosta nazionali, ha mostrato nuova incisività e carattere. Attenzione a una squadra di cui non devono trarre in inganno le difficoltà palesate in questo avvio di stagione, con l’ex tecnico bianconero Iachini che vede messa in forte discussione la propria permanenza sulla panchina viola.
Con queste prerogative l’undici di Gotti cercherà i tre punti per tornare a vincere a Firenze dopo 13 anni, ma soprattutto per trovare una posizione di classifica più rispondente al proprio valore.
Ad aiutare i bianconeri nella mission c’è la salute fisica di un organico che a poco a poco torna a riavere dall’infermeria i suoi pezzi pregiati. Infortuni alle spalle per Walace e Larsen, che saranno tra i convocati, mentre Juan Musso ha già ripreso ad allenarsi regolarmente dopo un solo turno di stop. Dovesse rientrare col Milan tra otto giorni, il suo sarà davvero un recupero lampo. Al suo posto nel frattempo, si va verso la riconferma di Nicolas, con Scuffet che potrebbe avere una chance perlomeno mercoledì in Coppa Italia. Le novità nella formazione iniziale dovrebbe piuttosto riguardare il centrocampo, dove prende quota il rientro di Molina per Ter Avest, fermo restando che il 3-5-2 sarà ancora il modulo di partenza. Altre soluzioni restano al vaglio del mister, su tutte il 4-2-3-1 visto nella ripresa contro il Parma, ma per vederle dal primo minuto è necessario continuare a lavorarci per dare tempo alla squadra di calarsi nel suo vestito migliore.
Sul fronte avversario, giornata decisiva per valutare le condizioni di Ribery, alle prese con un problema alla caviglia. Senza il loro totem offensivo i viola perderebbero notevole spinta, ma non la propensione al gol, dato che 6 dei 7 centri fin qui realizzati non portano la firma di un attaccante.
Attenzione, allora, a una Fiorentina mai doma, con la fiducia al tempo stesso di poter tornare a espugnare il Franchi.
