È un’Udinese rinfrancata dopo il successo di ieri in Coppa Italia sul Vicenza. Lo è sì per il passaggio del turno, che consentirà ai bianconeri di giocarsi con la Fiorentina l’accesso agli ottavi, ma lo è soprattutto per i riscontri incoraggianti che mister Gotti ha ricevuto sul piano dell’assetto tattico, del gioco e delle prestazioni individuali.
Il 4-2-3-1 testato dall’inizio, poi diventato 4-3-3, è parso esaltare le caratteristiche dei suoi interpreti, in primis dei tre marcatori. Deulofeu e Pussetto hanno dimostrato di trovarsi pienamente a loro agio come esterni di attacco; Forestieri è stato ancora determinante con le sue giocate e questa volta ha avuto modo di esprimerle per tutti i 90 minuti. Ma anche negli altri reparti le cose hanno funzionato: in difesa bene ha fatto Bonifazi, così come Stryger Larsen al rientro dopo la lunga assenza, mentre Rodrigo De Paul si conferma il regista tuttofare di cui la squadra non può fare a meno.
Superata la prova generale, ora arriva però l’esame di maturità, con l’Udinese chiamata a ripetersi domenica contro il Milan per tornare a fare punti in campionato. Quale modulo vedremo dal primo minuto dipenderà dall’undici scelto dal mister, che sa di poter contare sia su chi finora ha vestito costantemente il ruolo di titolare sia su chi ieri ha risposto presente all’appuntamento di Coppa. Non solo, perché Bram Nuytinck e Juan Musso sono ormai avviati verso un pieno recupero e oggi hanno svolto l’intero allenamento con il resto del gruppo. Recupero record anche per Mandragora, anche lui in campo con i compagni non impegnati nella gara di ieri. Torna a riposo invece Walace a causa di un riacutizzarsi del problema muscolare che lo ha tenuto lontano dal campo in avvio di stagione; restano da valutare le condizioni di Prodl e di Coulibaly, quest’ultimo ieri uscito in barella nel finale di partita.
Per Gotti, comunque, abbondanza di scelta in vista per affrontare un Milan che prima di Udine deve ancora affrontare l’ostacolo di questa sera contro lo Sparta Praga in Europa League.