Definisce “GRAVISSIMA” la carenza di personale nell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale il segretario provinciale della Funzione Pubblica Cgil di Udine, Andrea Traunero. Sono due anni, spiega, che nell’azienda si taglia l’organico: al 31 dicembre 2018 la stessa contava 7382 dipendenti, al 30 settembre di quest’anno, invece, 7184, vale a dire 198 in meno.
Se nel 2019 le ore di straordinario sono risultate 215.251 (stimate pari al lavoro che avrebbero svolto 130 dipendenti) – fa presente ancora Fp Cgil Udine – solo nel primo semestre di quest’anno sono state 149mila, con una proiezione su tutto l’anno intorno alle 300 mila, corrispondenti all’assunzione di 186 operatori tra infermieri, oss, assistenti sanitari, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, personale amministrativo, tracciatori. Il personale libero dal lavoro è stato richiamato a lavorare, per coprire vuoti d’organico, circa 9 mila volte nel corso del 2019 e circa 5000 nel primo semestre di quest’anno, con una pandemia in atto.
Invece di aumentare l’organico per fronteggiare il Covid, lo si è fatto scendere di quasi 200 unità – afferma Andrea Traunero – una vera debacle per l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale e per la Regione che doveva programmare e realizzare da tempo le assunzioni che servivano.
Ora – continua il segretario provinciale della Funzione Pubblica Cgil di Udine – al aldilà di roboanti dichiarazioni di autoelogio da parte di chi doveva fare e non ha fatto – tutto il carico di lavoro e lo stress conseguente si abbatte per la seconda volta sul personale degli ospedali e dei distretti. Tutti stanno dando il massimo come nella prima fase. Ma per reggere l’impatto hanno bisogno di nuove e urgenti immissioni di personale nei reparti e nel territorio. All’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale e alla Regione – ribadisce Traunero – chiediamo fatti. Adesso”.
