Centimetro dopo centimetro, per usare le parole di Gotti, l’Udinese ha mostrato i primi auspicati miglioramenti che le hanno permesso di uscire dal Mapei Stadium strappando un punto alla seconda della classe Sassuolo. Sul fronte della classifica è un pari prezioso, che sblocca i bianconeri dopo un inizio campionato a rilento e i due stop contro Fiorentina e Milan; su quello del gioco, una difesa apparsa traballante e insicura nelle precedenti uscite è tornata – grazie al rientro di Nuytinck ma non solo – a fornire una prova di solidità e attenzione lasciando all’asciutto i neroverdi di De Zerbi, che ad oggi resta il miglior attacco del torneo con 18 reti all’attivo.
Era da qui che Gotti voleva ripartire per mettere i primi mattoni di una nuova Udinese, più solida e concreta, e per riuscirci ha puntato sulla strada per lui più sicura, ovvero il ritorno al 3-5-2 mantenuto poi inalterato per l’intero match, con i soli cambi Pussetto-Deulofeu e Lasagna-Okaka operati nella ripresa. Le scelte del mister alla fine sono state premiate: detto della difesa e dell’importante ritorno di Nuytinck, bene ha fatto anche Zeegelaar impiegato per la prima volta da titolare sulla corsia mancina. L’olandese non si è fatto sorprendere in fase di copertura e ha provato a impensierire la retroguardia emiliana con un paio di buone accelerazioni per innescare De Paul. E a proposito del “dieci” argentino, per lui altra prestazione da leader in mezzo al campo, a conferma della qualità e del carisma di un giocatore a cui la squadra ormai non può rinunciare.
Certo, in una gara sonnolenta e difensiva come quella di ieri e con un Sassuolo lontano parente di quello rivelazione delle prime sei giornate, si potrebbe pensare che l’Udinese non ne abbia approfittato abbastanza per conquistare la posta piena. Ma far punti in quel di Reggio Emilia non era cosa scontata alla vigilia e ai bianconeri va il merito di aver evitato quelle amnesie che fino ad ora sono spesso costate caro.
Eccoli qua, allora, i primi centimetri invocati da Luca Gotti. E se la classifica ancora non è variata poi molto, con l’Udinese che solo provvisoriamente aggancia il Torino al terzultimo posto, tanto cambia invece sul morale di una squadra che sa di essere sulla strada giusta e che ora avrà due settimane pieno di lavoro prima di affrontare il Genoa in casa. Questa volta per cercare la vittoria.