Ottima notizia in casa Pordenone, perché dopo i prolungamenti dei contratti di Bindi, Stefani e Bassoli, è arrivata l’ufficialità dell’estensione del rapporto con Patrick Ciurria fino al 2024. Un’operazione che dimostra, ancora una volta, come la società del presidente Lovisa stia pensando al futuro, consolidando i rapporti con i giocatori più rappresentativi. Tra questi rientra sicuramente il trequartista neroverde, protagonista fin qui di un inizio di campionato davvero importante, condito da un gol e tre assist. Per il classe 95, cresciuto nel settore giovanile dello Spezia, questa è la quarta stagione con una maglia che è ormai diventata una seconda pelle. Arrivato nel 2017, ha sinora totalizzato 120 presenze, segnando 15 reti e servendo 20 assist. Un traguardo importante per un giocatore che è considerato un jolly importantissimo da Tesser, visto che può agire sia da trequartista alle spalle degli attaccanti sia da seconda punta a fianco di Davide Diaw. L’obbiettivo personale resta quello di migliorarsi ulteriormente, per dare un prezioso contributo alla squadra, indipendentemente dal ruolo ricoperto. Nel frattempo, il Pordenone utilizzerà la sosta in campionato per recuperare i tanti infortunati ma soprattutto per oliare quei meccanismi che ancora faticano ad ingranare. Sicuramente quello che non manca alla squadra è il carattere, con gli uomini di Tesser che non mollano mai, come dimostrano i pareggi strappati all’ultimo con Spal e Chievo. A questo si aggiunge un organico di valore, che sabato ha saputo sopperire alle assenze, conquistando un pareggio importante, contro i gialloblù primi in classifica. Il reparto invece che ha ancora bisogna di tempo per esprimersi al meglio è il centrocampo, completamente rinnovato rispetto alla scorsa stagione, con gli acquisti di Scavone, Magnino, Calò, Rossetti e Zammarini. Giocatori che devono ancora trovare condizione e fiducia. Ma i margini per migliorare non mancano di certo.