Apu corsara a Mantova. Chi ben comincia…

Si dice spesso che chi ben comincia a metà dell’opera, ebbene nel caso dell’Apu il proverbio calza a pennello. L’Old Wild West svolge a pieno il suo compito mettendo in scena un esordio in campionato col botto sul parquet di Mantova, già violato in Supercoppa.

Le difficoltà della formazione locale, colpita duramente dal Covid nelle scorse settimane, non attenuano la prova dei bianconeri, che ci mettono un quarto di gara per ingranare la marcia ma poi vanno sul velluto, grazie a percentuali altissime al tiro e a prove individuali maiuscole. Su tutte quella di Francesco Pellegrino (17 punti, cento per cento al tiro e quattro rimbalzi in attacco) ma anche Amato, Antonutti, Giuri, Italiano e un Dominique Johnson che nella ripresa si sveglia di colpo e piazza 16 punti in un quarto e mezzo dopo un primo tempo sonnolento.

Mantova ci mette il cuore per rimanere aggrappata alla partita, con le realizzazioni di Chris James, Ghersetti e dell’ex Ricky Cortese, ma al rientro dall’intervallo Udine ha due grosse armi in più per fare la differenza: la qualità del suo roster, un lusso per la categoria, e l’ampio contributo di punti dalla panchina, o second unit per usare un termine caro a coach Boniciolli, che alla fine dei conti ha sottolineato non a torto l’importanza dei 48 punti messi a referto da chi non è partito a quintetto. Così basta un colpo all’acceleratore e i bianconeri scappano nel terzo quarto dal 50-52 al 50-64, e con l’inerzia ormai a proprio favore veleggiano, forti delle loro armi, sino a sfiorare la fatidica quota cento.

Serviva vincere e convincere per legittimare i gradi di favorita del campionato, e l’Apu lo ha fatto. Ora sotto con la seconda metà dell’opera, che comincia col dimostrare continuità di gioco e risultati nelle prossime gare, ad iniziare dalla “prima” casalinga di domenica contro Treviglio.