Una sfida complicata ma che può portare punti. L’Udinese parte alla volta dell’Olimpico con la chiara intenzione di non lasciare via libera alla Lazio e di allungare la striscia di risultati utili avviata in campionato.
Fermare l’undici di Simone Inzaghi significherebbe mietere la prima vittima illustre, dopo aver sfiorato il pari nel confronto con il Milan, e allungare a tre il filotto di gare senza sconfitte. Tra Sassuolo e Genoa sono infatti arrivati 4 punti, dato non da poco se si considera che grazie a quei risultati i bianconeri sono usciti dalla “zona pericolo” della classifica, ma altrettanto importante è che quei punti sono arrivati senza reti al passivo. Ecco allora che anche domani l’Udinese punterà prima di tutto a chiudere ancora la porta, con una difesa che a partire dal rientro di Nuytinck ha ritrovato smalto e sicurezza. Bisognerà però essere più incisivi anche sotto porta, per migliorare quella produttività offensiva che per i bianconeri resta un problema urgente da risolvere.
Per la sfida dell’Olimpico Gotti si affiderà nuovamente alla formazione che nello scorso turno aveva avuto ragione sul Genoa. Con l’assenza di capitano Lasagna, che non ha smaltito la contusione al ginocchio rimediata mercoledì in Coppa, toccherà sempre a Nacho Pussetto affiancare Okaka nel 3-5-2 di partenza, l’assetto tattico che al momento fornisce maggiori garanzie al tecnico veneto. Rodrigo De Paul rimarrà il punto di riferimento della manovra a centrocampo, ma ci si dovrà aspettare di più anche dal resto del reparto, con Pereyra chiamato a dialogare con il connazionale argentino e la possibilità di ruotare gli interpreti in cabina di regia, grazie ai recuperi di Walace e Jajalo.
L’Udinese, insomma, ha bisogno di tutti se vuole ambire a portare via punti all’Aquila biancoceleste. È giunto il momento di mettere a frutto il duro lavoro svolto nelle settimane di sosta per intraprendere un campionato più consono al proprio valore potenziale.