Una sconfitta che non cancella quanto fatto sinora di buono nel girone di ritorno. L’Udinese non esce ridimensionata dopo lo stop di ieri con la Lazio, una gara che i bianconeri hanno la possibilità di archiviare tornando a dare continuità al proprio cammino dopo la sosta.
È vero, nel primo tempo la squadra ha faticato di fronte alla maggior propensione offensiva dell’undici di Inzaghi, ma creare allarmismi appare spropositato specie in virtù della reazione avuta nella ripresa con le occasioni di Nestorovski e Okaka con cui sarebbe potuto arrivare il pareggio. Segno, questo, di un gruppo vivo e non potrebbe essere altrimenti, dato che nelle ultime 11 partite solo le due romane sono riuscite ad arrestare la marcia di De Paul e compagni.
A partire dal pareggio contro l’Atalanta, infatti, l’Udinese ha messo in cascina ben 17 punti, recriminando oltretutto per i due lasciati per strada nello sfortunato finale di San Siro, e grazie a una difesa difficile da perforare ogni rete messa a segno si è rivelata determinante per muovere la classifica. Da metà gennaio in poi, infatti, i bianconeri non hanno mai perso quando sono riusciti a fare gol, e questo si è verificato 8 volte nelle 11 gare in esame.
Sono numeri che rispecchiano meglio, rispetto al brutto avvio di campionato, il tasso qualitativo della rosa di quest’anno. Ecco perché c’è rammarico per non avere raccolto punti dalla sfida con i biancocelesti. Rammarico sì ma, si diceva, niente allarmismi, quanto piuttosto massima fiducia nel poter portare avanti con successo il trend positivo degli ultimi due mesi.
Ora, con i soli Larsen e Nestorovski in partenza con le rispettive nazionali e la prospettiva di recuperare a breve almeno Samir e Ouwejan, sarà ampio il gruppo con cui Gotti potrà lavorare durante la sosta per preparare al meglio il rush finale di questa stagione.