Un paio di settimane fa vi avevamo dato notizia della Brovada Dop aggiunta al marchio IoSonoFvg. Novità che non è piaciuta a tutti. Abbiamo ricevuto in redazione una mail del Comitât pe Autonomie e par il Rilanç dal Friûl che sul sito comitatfriul.eu scrive:
“Perché tutto quanto è FRIULANO viene costantemente cancellato dalla politica regionale che scippa ai friulani il loro grande patrimonio agroalimentare, ambientale, storico e culturale attribuendolo ad una realtà esclusivamente amministrativa letteralmente INVENTATA nel 1947, la regione Friuli -Venezia Giulia? La regione è formata da due realtà totalmente diverse: Il Friuli e Trieste con la sua provincia.
Dunque aveva ragione l’avvocato Tiziano Tessitori quando nel 1947 voleva una regione SOLO per il Friuli? Sicuramente “Sì”.
Non è sufficiente a chi crede nel sacro dogma della unità regionale aver tolto, nel 2005 con una discutibile scelta politica dell’allora ex-presidente di regione Riccardo Illy, il trattino tra Friuli e Venezia Giulia (ossia la provincia di Trieste) dalla carta intestata della regione (perché il Parlamento italiano e la Corte Costituzionale il trattino continuano a scriverlo; trattino che c’è ancora nello nostro Statuto di autonomia), ma la politica regionale sta continuando sempre più lungo la strada della cancellazione del Friuli e di tutto ciò che fa parte del patrimonio friulano.
L’imprenditoria friulana sta forse svendendo il Friuli in cambio di contributi regionali? O è ricattata dalla politica regionale? Dove l’orgoglio della propria identità friulana? Dove l’orgoglio per quanto il Friuli produce e per il quale è conosciuta ben oltre i confini del Friuli? O è solo miopia imprenditoriale che non crede nel valore “friulano” di ciò che produce?
Già il notissimo “VIGNETO FRIULI”, ricco di premi internazionali ormai è stato scippato e trasformato nell’anonimo “VIGNETO FVG”: un vigneto che nessuno riconosce a livello commerciale! Giù le mani dal Friuli”.