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APU Udine

Apu, una Coppa Italia da vera big. Ma quei fischi arbitrali…

Che Apu ci consegna la Final Eight di Cervia? Sicuramente un’Apu forte e pronta per giocarsi da protagonista la fase orologio e i play-off, avendo messo sotto per tre partite e tre quarti le migliori formazioni del girone rosso. Un’Apu che, con un condottiero di esperienza quale coach Boniciolli, ha saputo portare avanti il suo cammino in Coppa Italia imbrigliando le avversarie con difese arcigne, ruotando al massimo i propri elementi e trovando giocate decisive non solo dai veterani ma anche e soprattutto dalle giovani leve, Matteo Schina su tutti.

Peccato allora per non aver potuto alzare la coppa al cielo. Sarebbero bastati cinque minuti di resistenza in più per arginare la rimonta di Napoli e portare a casa il trofeo per la prima volta nella recente storia del club di Pedone. E il rammarico si amplifica ulteriormente se si pensa ai discutibili fischi arbitrali che, se non deciso, hanno quantomeno indirizzato l’andamento della finale.

Secondo quarto, ultimo minuto: Parks realizza da due e al termine dell’azione colpisce volontariamente al volto Nazzareno Italiano. Un netto fallo da espulsione, in quanto commesso a gioco fermo, ma sanzionato solo come antisportivo con un’interpretazione pertanto errata del regolamento. Il fallo antisportivo infatti può avvenire soltanto in situazioni di gioco, nel momento in cui il giocatore agisce scorrettamente disinteressandosi del pallone. Con un giocatore in meno e con 10 punti da recuperare, la rimonta partenopea nella ripresa sarebbe stata senz’altro più difficile.

Episodio ancora più eclatante avviene nel quarto conclusivo sul 63 pari, in un momento dunque particolarmente cruciale del match. Sfortunato protagonista sempre Italiano, che questa volta viene sbracciato da Monaldi vedendosi fischiare un fallo in attacco, con l’ulteriore beffa del tecnico a Boniciolli per proteste.

Insomma, che Udine sia in credito con le giacchette grigie è evidente. Meglio però guardare al futuro pensando al campo e alle proprie qualità. Ora soprattutto che i bianconeri hanno trovato la giusta forma per affrontare al meglio la post season. 

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