Servirà un’Udinese più propositiva nella costruzione del gioco per archiviare le battute d’arresto con Lazio e Atalanta e ritrovare i tre punti nella sfida di sabato alla Dacia Arena contro il Torino. La squadra ha faticato nelle ultime uscite a partire con il piede giusto, trovandosi poi a dover rincorrere l’avversaria nella ripresa. Ecco perché giocare con un baricentro un po’ più alto potrebbe essere la strada da percorrere per avere la meglio sui granata, con un maggiore spinta da parte degli esterni e della seconda punta per consentire al giocatore più avanzato, Llorente od Okaka, di ricevere più spesso il pallone nei pressi dell’area.
Del resto il Toro, che con 52 gol finora incassati è la quarta retroguardia più battuta della serie A, più di qualcosa in fase difensiva può concedere. Specie se di fronte a sé trova un’avversaria che riesce ad approcciarsi al match prendendo direttamente l’iniziativa. Ci proverà l’Udinese, e per farlo potrebbe affidarsi all’esperienza di Forestieri per fare da scudiero alla prima punta. Importante poi, si diceva, anche la propulsione che dovrà arrivare dalle fasce, cosa che la freschezza di un Molina in gran forma e la continuità dimostrata da Larsen dovrebbero garantire.
Poche speranze invece per il recupero in extremis di Bram Nuytinck in difesa. In attesa delle ultime valutazioni previste per domani, gli accertamenti svolti dall’olandese hanno riscontrato un’elongazione muscolare al flessore che lascia pochi spiragli alla possibilità di scendere in campo dopodomani. Si prepara di conseguenza Samir a rientrare dall’inizio sul centro-sinistra, a fianco di due tra Bonifazi, Becao e De Maio.