Ucciso venerdì mattina al Burlo Garofolo di Trieste da una sindrome rara ad appena 16 anni Lorenzo Pegolo, di Maron di Brugnera, studente al terzo anno del Liceo Leopardi Majorana di Pordenone, indirizzo classico. La malattia che lo ha strappato all’affetto del fratello maggiore Gianluca, di mamma Emanuela e papà Graziano e dei suoi nonni, si chiama sindrome di Shwachman-Diamond, conta appena una settantina di ammalati in Italia, e fa precipitare da un momento all’altro i valori dell’emocromo. “Questo male ci ha privato del nostro guerriero, e del nostro eroe – hanno dichiarato il padre Graziano, responsabile amministrativo in un’azienda del settore legno e la mamma Emanuela, casalinga – lui ha sempre affrontato la malattia con grande dignità. Fino a sei mesi fa aveva una vita normale, poi la situazione è precipitata. Sono cominciati i ricoveri al Burlo Garofolo”. Lorenzo voleva fare il medico. Era appassionato di miti greci e latini ed era considerato il Cicerone della sua classe. I compagni di scuola gli volevano molto bene. Lui divorava libri, ed era avido di cultura. Era molto disponibile e capace di socializzare, e in passato aveva anche praticato il karate.
Numerosi i messaggi all’indirizzo dei genitori e del fratello Gianluca, 22enne studente al Politecnico di Milano. “Era un anima tanto buona e aveva una forza sovraumana – ha scritto una compagna – tanto da nascondere la sua debolezza in un momento così difficile per infondere speranza a chi gli voleva bene. E’ stato un grande amico e un grande esempio”. La pediatra Zemira Canniotto ha aggiunto. “Lui è stato e sarà per sempre un dono prezioso per chi come me ha avuto la fortuna di conoscerlo e viverlo. Un angelo già qui su questa terra. Ora è un angelo che veglia su tutti”. Infine la preside Teresa Tassan Viol. “Oggi c’è posto solo per pianto e dolore, ma abbiamo fede e sappiamo che Lorenzo vivrà sempre nel ricordo e nell’affetto dei tanti che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. In questo orizzonte di mistero che oggi fatichiamo a comprendere, vogliamo ancora credere che la vita vince la morte”. Rosario domani, lunedì alle 20 a Maron, dove martedì 13 aprile alle 15 verranno celebrati i funerali.