“I volontari della Protezione civile costituiscono un esempio concreto e limpido di impegno civile in un periodo storico caratterizzato da sfiducia, egoismo e individualismo. Mettendo parte di loro stessi a vantaggio di un progetto più grande, offrono con profondo rigore morale e capacità un immenso regalo a vantaggio di tutta quella comunità regionale che oggi li ringrazia”.
Lo ha sottolineato a Mortegliano (Udine) il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, ospite istituzionale della cerimonia per celebrare il 30° anniversario della fondazione del locale gruppo comunale di Protezione civile.
“Nel 1994 ero assessore alla Pc del vicino Comune di Talmassons – ha aggiunto il presidente del Cr Fvg – e ricordo di aver partecipato, insieme proprio ai neonati amici di Mortegliano, a una spedizione in Piemonte per offrire soccorso nella zona di Asti e Diano d’Alba in seguito all’esondazione del Tanaro che aveva portato morte e distruzione. Durante quell’esperienza abbiamo vissuto il senso civico che caratterizza l’impegno della Pc, diventata grande orgoglio del Fvg e della nostra gente”.
“Ci si sentiva una squadra avvolta da un clima di solidarietà – ha rimarcato Zanin – e, pur senza grande preparazione e con relativa organizzazione, ci legava la voglia di fare e di sentirci parte di quella risposta che le persone colpite ci chiedevano. Io spalavo il fango e tutti lavoravano incessantemente per 13 ore al giorno ma, nella sofferenza e nella precarietà, ci sentivamo parte di qualcosa di più grande di noi, senza egoismi personali”.
Al termine della cerimonia è stato lo stesso presidente Zanin a inaugurare la mostra fotografica ’30 anni di Protezione civile a Mortegliano 1991-2021′ che ripercorre le attività sul territorio e le missioni all’estero dei volontari. A tagliare il nastro insieme a lui, l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, e il sindaco di Mortegliano, Roberto Zuliani.
La ricorrenza si è svolta non a caso in piazza Verdi dove, altre al Municipio di Mortegliano, si trova anche la sede locale della Protezione civile nata il 28 marzo 1991. Gli interventi istituzionali, davanti ai sindaci dei Comuni del Distretto del Cormor, hanno successivamente visto protagonista l’assessore Zilli che ha portato il saluto del Governatore Massimiliano Fedriga, nonché del vicepresidente e assessore alla Pc, Riccardo Riccardi, impegnati in una riunione con il ministro Roberto Speranza.
“Vi ringrazio anche in qualità di cittadina di Gemona, perché sapete bene cosa abbia significato proprio in quella terra l’apporto della Pc dopo il sisma del 1976. Siete per noi motivo di orgoglio – ha sottolineato Zilli – e la rappresentazione di come questa terra abbia saputo superare sfide immani, per poi esportare in tutto il mondo un invidiato ‘modello Friuli’. Il vostro è un incarico gravoso, ma sappiate che non vi lasceremo soli”.
A inizio cerimonia, il sindaco di Mortegliano, Roberto Zuliani, aveva ripercorso la storia del sodalizio, evidenziando anche “il passaggio nell’ultimo anno da 19 a 32 iscritti con l’avvicinamento di tanti giovani. Un impegno incredibile per il quale nessuno si è mai lamentato, né preoccupato per la propria incolumità, offrendo coraggio, spirito di abnegazione e sostegno continuo”.
Tra gli ospiti anche il direttore del Numero unico di emergenza (Nue), Nazareno Candotti, il coordinatore della Pc del distretto del Cormor, Dino Dolso, e quello di Mortegliano, Renato Campese. Quest’ultimo ha ricordato le difficoltà “vissute inizialmente trent’anni or sono, senza sede, mezzi e divise: motivati, però, dalla voglia di darsi da fare e dal desiderio di aiutare i cittadini. Rammento ancora il primo intervento effettuato a Bagni di Lusnizza, armati solo di pala e piccone. Da allora, sono passati molti volontari, ma tutti – ha concluso – hanno lasciato un segno indelebile”.
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, durante il suo intervento a Mortegliano