Con legge finanziaria di fine anno la Regione ha deciso di non applicare il canone minimo imposto dallo Stato di 2.500 Euro, limitatamente all’anno 2021. Per le annualità successive, invece, interverranno le nuove tariffe anche sul demanio Regionale. “Questa disposizione – dichiara il Sindaco Raugna – determinerà per gli anni a venire una diminuzione delle tariffe per i grandi concessionari, ma un canone improponibile per i piccoli possessori di natanti ormeggiati sul demanio regionale, che a fronte dei 361 Euro annui attuali si troveranno applicata la nuova tariffa minima”.
Prosegue il Sindaco: “La nostra Amministrazione ha ripetutamente sollecitato gli uffici regionali per riportare questi beni oggetto di aumento nel demanio pubblico, invocando il principio di prossimità per cui un bene pubblico viene gestito dall’Ente più vicino, quindi dal Comune, anche con potere impositivo e regolamentare. Ciò ci consentirebbe di determinare un canone annuo equiparabile a ciò che i concessionari gradesi pagano sul demanio comunale, scongiurando aumenti insostenibili per i titolari di posto barca. La prossima settimana ci sarà un incontro tecnico tra Regione e Comune volto a dirimere, speriamo definitivamente, questa questione”.
Sempre Raugna: “Un altro caso spigoloso riguarda la proprietà della spiaggia Costa Azzurra che ha visto il Comune vincitore in primo grado contro lo Stato e ora costretto a resistere in appello dopo l’impugnazione della sentenza. Inaspettatamente la Regione, in un primo momento defilata, ha assunto le posizioni dello Stato contro il Comune sposando la tesi per cui la Costa Azzurra apparterrebbe al demanio Statale. Fa specie che la nostra Regione, governata dalla Lega, non riconosca il valore delle autonomie locali, vero cavallo di battaglia ma regolarmente disatteso, come in questo caso”.