Hala Kodmani per “La Siria promessa“, Andri Snær Magnason per “Il tempo e l’acqua”, Elif Shafak“Non abbiate paura”, Ocean Vuong per “Brevemente risplendiamo sulla terra” e Anna Wiener per “La valle oscura”.
Sono i cinque finalisti della diciassettesima edizione del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani. «Nell’anno della pandemia, dall’esito ancora imprevedibile – commenta Angela Terzani, presidente della giuria -, abbiamo scelto dei titoli che esplorassero le inquietudini e il malessere del nostro tempo, per comprendere le ragioni del sentimento di solitudine e infelicità, sia dell’uomo sia della natura, che ormai tutti percepiamo. Questo, per restare fedeli allo spirito di Tiziano che ha sempre voluto tentare di capire, e far capire, i risvolti nascosti di quel che turba i popoli e gli individui».
Ma chi sono sono, visti da vicino, i cinque finalisti?
Hala Kodmani, giornalista franco-siriana, esperta di mondo arabo, dal 2011 ha seguito il conflitto in Siria. La Siria promessa è il suo primo libro
Andri Snær Magnason è uno scrittore e poeta islandese. Il tempo e l’acqua invita ciascuno di noi a dare un piccolo contributo alla salvaguardia del nostro pianeta.
Elif Shafak è una delle voci più autorevoli e seguite della letteratura turca. Non abbiate paura, è un saggio agile, ma profondo e intenso, un nuovo spazio di civiltà in cui identificarsi.
Ocean Vuong, poeta, vietnamita di nascita, ma cresciuto negli States. Brevemente risplendiamo sulla terra, è il suo primo romanzo, una storia di famiglia, di un ragazzo bullizzato per la sua diversità che cresce e scopre l’amore.
E infine Anna Wiener firma del New Yorker. In La valle oscura racconto cinque anni di lavoro nel mondo dei colossi del digitale. Si ride molto, a leggerlo. Ma si ride sempre, quando si ha paura.
Il vincitore sarà annunciato a inizio giugno e domenica 4 luglio sarà – auspicabilmente in presenza – l’atteso protagonista, a Udine, della serata-evento per la consegna del Premio, in chisuura della XVII edizione del Festival vicino/lontano.