L’indice Rt del Friuli Venezia Giulia sale a quota 0,71 ma resta abbondantemente sotto l’uno. Non significa che l’epidemia sta crescendo, è bene ricordarlo, ma che la discesa della curva rallenta. Lo certifica l’Istituto superiore di sanità nella sua consueta bozza del monitoraggio sull’epidemia. Il valore precedente era di 0,61. La nostra regione dunque viaggia verso la riconferma in zona gialla anche per la prossima settimana, occorrerà attendere ancora domani per l’ufficialità come al solito da parte del ministero della salute. Sempre secondo l’Iss, il valore dell’incidenza è di 93 contagi su 100mila abitanti, per la prima volta sotto i cento da mesi. I contagi nell’ultima settimana sono calati del 23,3%: si è passati da 1.714 a 1.314 casi. In discesa anche il rapporto tra infezioni e tamponi, che passa dall’8,7% al 7,1%. In calo i nuovi focolai, che passano da 272 a 197. In netto calo l’occupazione delle Rianimazioni (dal 29 all 18%) Scendono le Medicine, che passano dal 27 al 21%. A chiedere nel frattempo che si superi il sistema dei colori il governatore Massimiliano Fedriga: “Ad esempio – ha spiegato – a marzo 2020 erano utili misure restrittive nazionali. Oggi penso che nessuno si deve sentire smentito se, rispetto a situazione attuale, diffusione del virus ma anche condivisione da parte delle comunità delle misure, si possano trovare strategie diverse per essere più efficaci”. Restrizioni come coprifuoco e orari delle chiusure ha poi ribadito il presidente della conferenza delle regioni: “non incentivano le prenotazioni nelle varie località turistiche”. Per il turismo “è fondamentale una programmazione con tempi accettabili. Ieri con la Conferenza delle Regioni abbiamo proposto di andare a rivedere la riapertura di parchi, terme e altro, potendolo anticipare rispetto al primo luglio”, altrimenti “vuol dire semplicemente che non apriranno la stagione”.