“Il Consiglio regionale, nella seduta di venerdì scorso, ha bocciato la possibilità di assicurare alle
popolazioni di Gemona e Cividale e delle rispettive valli un presidio minimo di Pronto soccorso e di Medicina interna.
L’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, ha motivato il suo niet dicendo, tra l’altro, che questa cosa così complicata non può essere liquidata con un emendamento alla legge Omnibus e che comunque la materia potrà essere affrontata solo dopo la revisione del decreto ministeriale 70, ovvero la normativa
statale che fissa gli standard ospedalieri”.
La notizia ci arriva da Walter Zalukar, consigliere regionale del Gruppo Misto. Nella sua nota, Zalukar riporta il testo dell’emendamento presentato: “Nelle sedi distrettuali di Cividale e di Gemona sono
assicurati altresì una struttura di Pronto soccorso e una struttura di Medicina dipendenti dal presidio ospedaliero di II livello Santa Maria della Misericordia di Udine”, e chiosa chiedendosi se la cosa sia tanto complicata.