La mostra «Cambiare», dal 16 maggio al 17 ottobre 2021, offrirà al Friuli Venezia Giulia motivi di grande stupore ai visitatori che saliranno verso il borgo alpino di Illegio, anche in cerca di un luogo risanante e incoraggiante dopo questi mesi difficili.
Trenta capolavori d’arte di provenienza internazionale, metteranno in scena mezzo millennio di
bellezza, dal Cinquecento fino al Novecento. Il racconto appassionerà per l’alta qualità delle opere,
alcune sorprendenti per lo splendore e per essere d’autori tutti da scoprire, altre a firma degli astri più
fulgidi nel cielo dell’arte: tra i più importanti, basti ricordare che a Illegio si potranno ammirare un
Tintoretto, due Antoon Van Dyck, due Claude Monet, un Giacomo Balla un Edmond Leroy-Dionet
e un Raffaello Gambogi. La maggior parte di esse sono opere mai viste prima d’oggi in Italia,
alcune totalmente inedite.
Tra i grandi inediti spicca un quadro di Pablo Picasso, un pregevole dipinto di collezione privata che
costituisce una delle numerose declinazioni ritrattistiche del volto di Dora Maar realizzate da Picasso
durante il corso della loro relazione. La fotografa e pittrice condividerà con Picasso gli anni segnati dalla
Guerra Civile spagnola e dalla Seconda Guerra Mondiale, ed è forse anche per questo che il pittore l’ha
voluta sempre ritrarre come una donna triste, con una particolare inclinazione per la drammaticità della
vita, in preda al pianto e allo strazio. La si riconosce in Guernica e nelle Donne Piangenti grazie a
particolari come gli eccentrici cappellini e le lunghe unghie laccate. Nel quadro esposto ad Illegio ci
appare una figura che ha perso la sua plasticità riducendosi a semplici piani geometrici colorati.
Chi visiterà la mostra di Illegio, quest’anno, s’accorgerà che già dal titolo saprà trapassare l’anima, ancor
prima di conoscerne le opere: «Cambiare».
La mostra nella sua interezza è stata presentata oggi a Udine, nella sede della regione Friuli Venezia
Giulia, dalla Presidente del Comitato di San Floriano, Lara Iob, dal Curatore don Alessio Geretti e a cui
hanno partecipato anche il Presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini e l’Assessore regionale allo sport e alla cultura Tiziana Gibelli.
“Illegio – spiega Giuseppe Morandini – è un brand culturale riconosciuto in Italia e anche all’estero, che ci fa da compagno di viaggio in questa presentazione. Siete riusciti a creare due mostre: una visibile
attraverso le opere d’arte e l’altra invisibile attraverso la musica, perché senza orchestrare siete riusciti
a creare un vero inno culturale alla ripartenza della regione Friuli Venezia Giulia.”
Come dice Tiziana Ghibelli “Cambiare è un bel modo per ricominciare, e la mostra di Illegio, che si
ripropone lungo questo filo conduttore, è organizzata nel segno della ripartenza di una società desiderosa di riabbeverarsi di cultura, che attende occasioni e stimoli da poter vivere in sicurezza come
quelli che ricaveranno i suoi visitatori dall’attenta rilettura del mondo dell’arte proposta in modo importante, anche quest’anno nel cuore della Carnia, nell’evento stavolta appropriatamente denominato Cambiare”.
Come lungo il sentiero che s’inerpica verso una cima tra panorami incantevoli, visitare la mostra sarà
come salire quattro tornanti, corrispondenti alle quattro sezioni del percorso. Un itinerario pieno di colpi di scena che consentirà di vivere la mostra di Illegio anche come un viaggio nella storia dell’arte, grazie alla narrazione della visita guidata (offerta sempre a tutti i visitatori), che farà riscoprire i segreti simbolici racchiusi in ciascun dipinto insieme a tutto ciò che quel dipinto rivela sull’idea di bellezza e sul contesto storico, sociologico, filosofico e spirituale che ha generato quelle opere e lo stile dei loro autori. Nelle mostre di Illegio è un’esperienza costante l’accompagnamento “dentro i capolavori”, che permette al visitatore una comprensione entusiasmante delle opere, con l’appassionante percezione di aver visto due volte tanto quei dipinti e, per mezzo di essi, di aver visto in profondità qualcosa di sé.