L’epilogo della gara con la Juventus fa ancora male, ma l’Udinese ha ora il compito di guardare avanti per cercare di chiudere la stagione con nuove vittorie. E per farlo deve ripartire dalle sue prestazioni, perché per mettere sotto per 80 minuti una formazione in lotta per la Champions vuol dire che la squadra ha interpretato il match con convinzione, coraggio e intraprendenza.
Se poi si considera che la prova messa in campo dai bianconeri friulani contro l’undici di Pirlo si sussegue a quella altrettanto positiva vista in quel di Benevento, ecco allora che cercare di proseguire su questa strada può portare a quella continuità nella brillantezza del gioco che non sempre si è vista nell’arco della stagione. Stagione che, al netto dei numerosi infortuni, ha infatti mostrato un andamento per comparti stagni. Periodi di performance positive e strisce di risultati utili si sono alternati ad altri con pochi punti e poche idee.
Un finale di campionato in crescendo è possibile: se l’Udinese giocherà come negli ultimi 180 minuti ha le carte in regola per fare risultato tanto con Bologna e Sampdoria in casa, quanto con Napoli e Inter in trasferta. Non si potrà prescindere però da una maggior attenzione in tutte le fasi della partita. Errori individuali come quelli che hanno portato ai due gol di Ronaldo le grandi squadre non li perdonano e rischiano di vanificare gli sforzi profusi nel resto del match.
Sarà questo l’aspetto principale su cui i ragazzi di mister Gotti lavoreranno a partire da domani pomeriggio, quando riprenderà la preparazione al Bruseschi, nel tentativo di ritrovare il successo sabato contro il Bologna. Uno scontro tra due squadre appaiate a 39 punti e che non vogliono rinunciare a inseguire quel decimo posto occupato dal Verona, che le precede a quota 42.