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Il mondo dello sport piange Alessandro Talotti

40 anni sono pochi per arrendersi ad un male terribile come il cancro. Morire a 40 anni dopo aver volato oltre record italiani e limiti personali è ancora più irreale e straziante, soprattutto per una giovane famiglia che oggi viene, irrisoria consolazione, abbracciata da tutti.

Il Friuli Venezia Giulia e il mondo dello sport piangono oggi Alessandro Talotti, di Campoformido, 41 anni ancora da compiere, una moglie, Silvia, di 26 anni, un figlio, Elio, di soli 6 mesi.

Dettagli che conferiscono ancora più amarezza ad una scomparsa per cui è difficle trovare parole senza commuoversi. Da poco più di un anno Talotti lottava contro un male che poi si è dimostrato incurabile. Ha avuto il coraggio di racccontare la sua battaglia, affrontando il destino con forza e serenità, con il sorriso che ha sempre dimostrato in ogni circostanza. E anche con la sicurezza di sé e la voglia di scherzare che l’ha sempre contraddistinto, quando sono arrivati i record, e quando invece ha deciso di salutare il tartan della regina degli sport.

Proprio a gennaio l’avevamo incontrato l’ultima volta, alla presentazione del suo Udin Jump Development, un progetto che grazie a lui ha portato i migliori nomi del salto in alto a Udine, confermando come la scuola friulana sia sempre molto apprezzata. E proprio Talotti è stato l’ultimo grande della disciplina, eguagliando i suoi mitici predecessori: 2.30, come Massimo Di Giorgio a Udine nel 1981. 2.32 come Luca Toso a Budapest nel 1988.  Ha provato a prendersi una medaglia agli Europei di Monaco nel 2002, sfiorando il podio. Si è calssificato al dodicesimo posto alle Olimpiedi di Atene. Poi nel 2005 il suo record, quel 2.32 che è stato primato italiano indoor. E infine un’ultima Olimpiade, a Pechino, dove però non è riuscito a dare il meglio. Lasciate le scarpette chiodate non ha voltato pagina ma si è sempre speso per lo sport come dirigente: Consigliere Nazionale Fidal prima e delegato CONI per Udine poi, intervenendo a sostegno delle associazioni sportive nel loro complesso. Un percorso che l’ha portato a trovare sempre nello sport la compagna con cui ha formato una famiglia: la campionessa di pattinaggio a rotelle triestina Silvia Stibilj. Le loro foto sui social adesso aggiungono dolore al dolore.

A loro va forte il pensiero di tutta l’Udinese, di cui era un grande tifoso. 

Talotti a febbraio 2020 in visita alla Dacia Arena
Talotti ad Atene 2004

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