Più competenze ma anche più risorse per attuarle in un’ottica di rivisitazione dei Patti finanziari
Stato-Regioni che, soprattutto per quanto riguarda le Speciali, ha come obiettivo acquisire maggiori responsabilità a fronte di un’adeguata autonomia finanziaria. Inoltre, si punterà a ridurre le impugnazioni di leggi regionali da parte del Governo anche grazie a un preciso raccordo tra Esecutivi e Assemblee legislative che, all’insegna di un nuovo modello caratterizzato da più libertà e crescente rappresentatività dei territori, favorisca un confronto preventivo quanto costruttivo con Roma.
Sono questi i temi che il coordinamento della Conferenza dei Parlamenti regionali, rappresentato dai presidenti delle Assemblee di Friuli Venezia Giulia e Veneto, Piero Mauro Zanin e Roberto Ciambetti, rispettivamente vice e presidente della Conferenza, ha evidenziato al ministro per gli Affari regionali e
le Autonomie, Mariastella Gelmini, nel corso dell’odierno incontro a Roma “al termine del quale – riporta Zanin – l’esponente del Governo Draghi ha manifestato disponibilità a incontrare i vertici dei Consigli regionali delle Speciali per definire una strategia comune condivisa che – sottolinea – tenga in considerazione il prolungamento della fase emergenziale”.
“Il Fvg – spiega ancora Zanin – è quella più svantaggiata tra le Regioni autonome e punta a un riallineamento complessivo in vista della ridefinizione del Patto con lo Stato. È chiaro – aggiunge –
che con le poche risorse a disposizione diventa impossibile contribuire al risanamento della finanza pubblica. Serve ragionare – conclude il presidente del Cr Fvg – su atteggiamenti responsabili che vedano i Consigli regionali parte attiva e propositiva in un contesto di redistribuzione equilibrata di competenze e risorse”.