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Economia

Banca europea sviluppo sostenibile, Trieste si candida per diventarne la sede

 La città di Trieste si candida ufficialmente a essere la sede della nuova Banca europea per lo sviluppo sostenibile, “destinata ad affiancare le tre attuali Istituzioni finanziarie dell’Unione europea e a proiettarsi nella promozione e gestione di iniziative caratterizzate dall’obiettivo prioritario della sostenibilità”, come scrive una nota della stessa associazione, “Sustainable Financing”, che oggi si è presentata a Trieste, e della quale fanno parte alcuni fra i più importanti imprenditori del Nord-Est (per un fatturato complessivo di oltre due miliardi di euro e banche, come la BCC Staranzano Villesse).
    L’iter prevede la presentazione a Bruxelles di un’iniziativa ufficiale da parte del Governo italiano, basata da un lato sull’esigenza più volte ribadita dalle autorità europee di rafforzare l’architettura finanziaria dell’Ue, dall’altra la sfida lanciata dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, di un riposizionamento della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e della Banca Europea per la Ricostruzione e Sviluppo (BERS) anche nell’ottica delle problematiche poste dalla Brexit.

“Sustainable Financing” propone di promuovere una nuova istituzione bancaria, autonoma o filiale della Bei, anche in considerazione del fatto che l’Italia non vanta né una sede né una posizione di vertice nel mondo finanziario dell’Europa. La proposta sarà analizzata prima di tutto dalle istituzioni locali per poi passare all’esame del Ministero dell’Economia e Finanze per infine formulare la candidatura ufficiale in Unione europea.
    Trieste ha come punti di forza il ruolo di riferimento anche commerciale e portuale che riveste per tutti i Paesi dell’Est europeo, quindi una connessione storica e consolidata con la Turchia e il Medio Oriente, e lo status di porto franco; il progetto, sottolineano gli organizzatori, sarebbe in sintonia con il piano di riuso dell’intera area del Porto antico di Trieste. Secondo Giuseppe Razza, presidente dell’associazione, imprenditore specializzato nello sviluppo di business high-tech nel campo della sostenibilità, ha sottolineato che “la città si è impegnata in sogni irrealizzabili. Quello della Banca per lo sviluppo sostenibile, per la quale non casualmente stanno manifestando interesse anche altre città europee, può segnare una svolta anche per l’intera area del nord est. E in questo Trieste ha in tasca tutte le carte vincenti di cui altri sono privi”.

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