Mentre nel resto della serie A continua la girandola delle panchine con sei squadre già affidatesi a una nuova guida, le riflessioni in casa Udinese sul futuro di Luca Gotti stanno per giungere al capolinea. Tra domani e massimo martedì potrebbe arrivare il responso definitivo da parte del club bianconero, chiamato a scegliere se prolungare il legame con il tecnico veneto o se consegnare le chiavi della squadra a una nuova figura.
Sul tavolo c’è un’attenta valutazione del percorso intrapreso da Gotti in un arco di tempo di circa un anno e mezzo, ovvero da quando nel novembre 2019 fu promosso a capo allenatore dopo un inizio campionato da vice di Igor Tudor. L’analisi più approfondita però riguarda giocoforza l’annata appena conclusa, che ha vissuto di momenti altalenanti e dove hanno pesato sulla classifica finale le cattive performance nelle prime 5 e nelle ultime 11 partite, che hanno fruttato complessivamente 13 delle 18 sconfitte stagionali. Resta comunque il dubbio di come sarebbero andate le cose se la squadra avesse potuto contare sull’apporto di giocatori come Pussetto e Deulofeu per l’intero girone di ritorno.
Tra le alternative resta calda la pista che conduce a Paolo Zanetti, che per il momento si gode ancora i festeggiamenti della storica promozione in serie A ottenuta con il Venezia. Un traguardo che ha fatto scattare il rinnovo automatico del 38enne vicentino con il club lagunare, senza però mettere un punto definitivo sulla sua effettiva permanenza.
Per svelare chi guiderà l’Udinese nella stagione a venire, comunque, è ormai questione di pochi giorni, forse di ore. Il primo mattone da cui iniziare a costruire la nuova squadra sta per essere posato.