Con l’intento di mettere al centro la persona e supportare nuove idee e modelli assistenziali
efficaci per migliorare il percorso di cura e la qualità di vita dei pazienti, la seconda edizione
del Bando “Roche per i servizi a supporto di soluzioni innovativi per la Sclerosi Multipla” ha
premiato con un finanziamento di euro 25.000 la Clinica Neurologica dell’ASU FC (Azienda
Sanitaria Friuli Centrale), che ha vinto con il progetto “Proposta di un regime alimentare
chetogenico come coadiuvante di fatica e sintomi cognitivi nel pazienti affetti da Sclerosi
Multipla” con cui si propone l’attivazione di un servizio per i soggetti con SM che consenta
loro l’accesso a un regime alimentare basato sulla dieta chetogenica, allo scopo di
migliorare i parametri relativi a fatica, disabilità funzioni cognitive e disturbi dell’umore.
La Clinica Neurologica è una struttura dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale, in cui
ha sede la scuola di specializzazione in neurologia dell’Università di Udine. Insieme alla
neurologia ospedaliera, la Clinica segue circa 1400 pazienti affetti da Sclerosi Multipla,
offrendo loro tutte le indagini diagnostiche necessarie e le terapie più avanzate. La proposta
è stata presentata dalla Prof. Mariarosaria Valente, Associato di Neurologia all’Università di
Udine e Coordinatrice del corso di laurea in Fisioterapia nello stesso Ateneo. Negli ultimi anni
si è dedicata agli aspetti scientifici del metabolismo e della nutrizione nelle malattie
neuroinfiammatorie, nell’emicrania e nelle malattie neurodegenerative, con particolare
attenzione alla dieta chetogenica.
“Sono grato alla Prof. Mariarosaria Valente e a tutto il gruppo che segue il tema dei rapporti
tra nutrizione, neuroinfiammazione e neurodegenerazione – ha dichiarato il Professor
Gianluigi Gigli. Spero che l’ impegno scientifico possa migliorare la qualità delle cure nei
pazienti con sclerosi multipla”.
“L’attribuzione del premio Roche alla Clinica Neurologica di Udine – ha affermato il dott.
Denis Caporale, Direttore Generale ASUFC – è un attestato significativo dell’attenzione che
la nostra Azienda presta alla qualità dei servizi per i pazienti e rappresenta un riconoscimento
per i traguardi di eccellenza a cui un ospedale universitario come il nostro deve tendere
costantemente. Ringrazio la Clinica Neurologica e il Prof. Gigli per il costante impegno nella
ricerca e nell’innovazione”.
La seconda edizione del Bando, che ha premiato anche altri 11 progetti provenienti da Enti
delle Regioni Puglia, Campania, Abruzzo, Lombardia, Lazio, Sicilia e Emilia Romagna, è la
testimonianza concreta dell’impegno annunciato con il programma “La Roche che vorrei”,
che mira a garantire la massima trasparenza nell’interazione e nella collaborazione con la
classe medica, con le strutture ospedaliere, con gli enti di ricerca e le associazioni di
pazienti, con il mondo scientifico e dell’associazionismo. La selezione e valutazione dei
progetti, premiati con un finanziamento complessivo di euro 300.000, è stata affidata a
Fondazione Sodalitas in qualità di partner esterno.
Si tratta di un importante risultato per la Clinica Neurologica dell’Ospedale di Udine che
rende merito ad un progetto capace di coniugare la presa in carico globale dei pazienti
con la ricerca scientifica.
La sclerosi multipla è una malattia autoimmune che colpisce soprattutto persone giovani e
porta spesso con sé un pesante carico di disabilità. Le persone affette sono 2,5-3 milioni in
tutto il mondo, di cui circa 114.000 in Italia. Gli importanti progressi nella terapia
farmacologica avvenuti negli ultimi decenni stanno consentendo a sempre più persone un
maggior controllo del decorso della malattia ed una migliore qualità di vita.
Ciò nonostante, alcuni sintomi della patologia restano tuttavia ancora di difficile
trattamento. Da qui la ricerca di nuove soluzioni innovative che ha spinto la Clinica a
mettere in campo un progetto volto a fornire ai pazienti la possibilità di intraprendere un
percorso nutrizionale personalizzato. Il progetto nasce da un’idea della Prof.ssa Mariarosaria
Valente e si basa sulle recenti evidenze scientifiche che dimostrano come le diete di stampo
chetogenico, ovvero basate su una riduzione dell’introito di carboidrati a favore
dell’incremento della componente energetica fornita dai lipidi, abbiano un effetto protettivo
contro i processi neuro-infiammatori che sono alla base della sclerosi multipla, oltre che
contro alcuni sintomi specifici, come la fatica cronica che incide in modo molto negativo
sulla qualità di vita dei pazienti.
Già da alcuni anni la Clinica Neurologica ha iniziato a implementare la possibilità di proporre
tale regime nutrizionale, che in certi casi può risultare di notevole aiuto terapeutico, ai
pazienti affetti da epilessia o da gravi forme di emicrania resistenti alle terapie
farmacologiche. Con il tempo si è costituito un team multi-disciplinare in cui alla Prof.ssa
Valente si affiancano le nutrizioniste Francesca Filippi e Francesca Valdemarin e i giovani
medici Riccardo Garbo, Ilaria Del Negro e Andrea Bernardini. È proprio l’estensione del
servizio ai pazienti affetti da Sclerosi multipla, a cui si affianca anche un progetto di ricerca
volto ad arricchire le conoscenze scientifiche sul tema, che ha incontrato l’ammirazione
della commissione valutativa del premio Roche.