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Cronaca

Agente investito in A23 morto a due anni dalla pensione

Fsp Polizia: “Morto a due anni dalla pensione. Così il lavoro uccide troppi, Stradale sguarnita, urgono uomini e pattuglie”. Il cordoglio del Ministro Lamorgese

Tragedia questa mattina intorno alle 6.30 sulla A23. Un agente della Polizia Stradale di Amaro, Maurizio Tuscano sovrintendente di 58 anni, è stato travolto mentre effettuava dei rilievi in prossimità di un autogrill. Il poliziotto, originario di Moggio ma residente a Venzone, lascia moglie e un figlio.

Ai familiari ed ai colleghi di Maurizio, che con lui hanno condiviso per anni i delicati servizi autostradali, sono giunti il cordoglio e la vicinanza del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del capo della Polizia Lamberto Giannini. <<Il suo sacrificio sarà da esempio per tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato che ogni giorno operano per garantire la sicurezza dei cittadini>> si legge sulla pagina Facebook ufficiale della Polizia di Stato

“L’ennesima giornata che funesta la Polizia di Stato si è portata via un collega della Stradale, l’ennesimo, travolto e ucciso a due anni dalla pensione mentre effettuava i rilievi per un incidente, stavolta in provincia di Udine. Mentre il nostro pensiero corre a sua moglie e a suo figlio, a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza, assieme al dolore monta anche la rabbia. Sono tanti, troppi i nostri morti sul lavoro, la maggior parte appartenenti proprio alla gloriosa Polizia stradale che continua a versare costantemente un tributo di sangue altissimo alla sicurezza dei cittadini nell’insopportabile silenzio generale. E nessuno si chiede come mai. Sono morti dovute a un senso del dovere che inghiotte uno dopo l’altro donne e uomini che portano una divisa e che, non per questo, devono essere date per scontate. Tutt’altro. È indegno continuare a morire così, mentre la Stradale non è stata interessata da alcun investimento serio, soffre di una cronica carenza di uomini, necessita di formazione ancora più costante, nonché di incentivi per non abbandonare la specialità. Per i rilievi devono obbligatoriamente andare sul posto due pattuglie, una delle quali deve appunto occuparsi della sicurezza degli altri colleghi. Bisogna fare di più, questa è un’ecatombe”. Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato.

“Sarebbe andato in pensione fra due anni – racconta Cinzia D’Orlando, segretario provinciale Fsp Udine -, era un poliziotto molto esperto e faceva questo da sempre, anche se prima lavorava in un ufficio che si occupava della viabilità ordinaria, prima che lo chiudessero a causa dei tagli. Proprio la sua esperienza lo portava a temere l’autostrada, che per noi è un inferno, specialmente in quel tratto della A23 in cui non è previsto alcun ausilio per i mezzi della polizia che intervengono. Ma questo non è il solo problema. Se da circa 10 anni a questa parte in molti uffici non sono stati più rimpiazzati i pensionati, ma solo i trasferiti, quale può mai essere il risultato? Quello, come altri distaccamenti, ha pochi uomini. Di fronte alla pochezza dei numeri, e con tante richieste di intervento da soddisfare, ciò che passa sempre in secondo piano è la sicurezza del personale di polizia”.

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