Udinese
Udinese, tra Juventus e casi Covid. In arrivo il nuovo protocollo

L’Udinese continua a monitorare da vicino la situazione legata ai suoi atleti attualmente positivi e nel frattempo ha finalmente potuto riprendere i lavori in vista dell’appuntamento di sabato contro la Juventus, che non si preannuncia di certo semplice. Ci sarà da valutare con particolare attenzione le situazioni cliniche, sperando di recuperare qualche elemento prezioso in vista dello scontro con la squadra di Allegri. Intanto però sono giorni febbrili per quanto riguarda la nuova regolamentazione che potrebbe investire il calcio italiano. Dopo le proteste di Bologna e Udinese, accompagnate dal preannuncio di ricorso della società bianconera avverso il risultato di Udinese-Atalanta, il sentimento complessivo è quello di un protocollo sbagliato, approvato in fretta e furia, che ora potrebbe già essere cambiato. Mercoledì è la data della Conferenza Stato-Regioni per decidere ufficialmente i provvedimenti da applicare, ma intanto c’è stato un concreto passo in avanti per le nuove norme che ridurranno la discrezionalità degli interventi delle Asl locali per dare uniformitò di trattamento a tutte le società di calcio, basket e volley. E’ stata approvata all’unanimità una bozza dopo il vertice tra il CONI e la Federazione medico-sportiva che conferma la validità della quarantena soft che aveva fatto ripartire il movimento sportivo dopo il lockdown, permettendo a chi ha avuto contatti stretti con positivi di continuare ad allenarsi e giocare le partite, come successo anche nei famosi tre casi del Napoli, Zielinski (poi risultato positivo), Rrahmani e Lobotka scesi in campo contro la Juventus. La bozza, che verrà valutata come detto nella conferenza stato-regioni, fissa il rinvio della partita con il 35% della rosa positivo. Da lì in poi si parla di focolaio. In una rosa, come quella bianconera, da 25 elementi, il limite sarebbe di 9 elementi, come è in questo momento. Il nuovo corso prende ispirazione dalla Premier League, anche perché esclude i Primavera, al contrario dello scorso protocollo. I club di A si riuniranno poi giovedì per ratificare il nuovo protocollo, che non dovrebbe distaccarsi da questi punti cardine. Uno step importante per l’uniformità.