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Cronaca

Temporale improvviso: danni per 10 milioni di Euro, chiesto stato di emergenza idrica

Dalla Regione Friuli Venezia Giulia la richiesta al Governo per lo stato di emergenza da crisi idrica. Ammonta a circa 10 milioni la cifra dei danni causati dalla bomba d’acqua caduta lo scorso 29 giugno, quando sono stati registrati 220 millimetri di pioggia in poco meno di due ore sulle vallate della montagna friulana. È impressionante come la bomba d’acqua sia già stata inghiottita dalla siccità, in particolare in Val Tagliamento, ha osservato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi al termine di un sopralluogo in elicottero nelle zone montane più colpite dal nubifragio. Sopralluogo al quale erano presenti anche i sindaci di Forni di Sopra Marco Lenna, di Claut Gionata Sturam e di Erto e Casso Antonio Carrara.

Previsto l’avvio di due programmi: «il primo d’urgenza, il secondo stabilito di concerto con altre strutture regionali, a partire dal Servizio foreste» ha continuato Riccardi. Per il vicegovernatore «sono stati determinanti i lavori di Vaia, senza i quali oggi faremmo un bilancio molto diverso. Ora interverremo per mettere in sicurezza alcuni versanti e ripristineremo la viabilità, in particolare per rendere accessibile in sicurezza la vallata in settimana» ha concluso Riccardi.

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