COMUNICATO STAMPA – Il futuro di Udine ritorni nelle mani di chi ci vive e conosce i problemi, la storia e lenecessità dei cittadini.
Così si può riassumere l’obiettivo dell’ampia coalizione che si sta formando in vista delle
prossime elezioni amministrative nel capoluogo friulano e che già sta lavorando a un
progetto concreto che riscatti Udine dal ruolo di cenerentola che riveste ora in Regione.
Uomini e donne che hanno deciso di mettere al servizio della città le proprie competenze
con passione e determinazione, per scrivere insieme un programma e formare una
squadra che possa finalmente far tornare Udine capitale del Friuli, ma non in un’ottica di
spicciolo campanilismo utile solo per le competizioni sportive, finendo per isolarla persino
dai comuni contermini, ma per renderla protagonista di una rinascita economica, culturale,
turistica, infrastrutturale, insomma per darle finalmente anima, identità e arti con cui
stringersi agli altri corpi che formano il nostro territorio.
Udine soggetto e oggetto di una nuova politica, intesa nel senso etimologico del termine,
ossia come scienza e arte di governare, non come merce di scambio fra partiti, con
candidati sindaci che dipendono dalle candidature regionali o politiche oppure calati
dall’alto, imposti da quei sedicenti “circoli degli illuminati”, che generalmente si riuniscono
ogni cinque anni per decretare le sorti della città per puro esercizio di potere, salvo poi
sparire negli anni successivi.
I candidati diventano e sono forti in quanto espressione di un metodo democratico che li
scelga attraverso una presenza tra la gente, nei quartieri, nella vita di tutti i giorni con i
suoi problemi e le sue speranze.
I rappresentanti dei gruppi presenti in consiglio comunale, dei partiti e delle associazioni
che si ritrovano in questi propositi non sono contro qualcuno o qualcosa e operano con
spirito costruttivo semplicemente “per la nostra città” e in essa le appartenenze o meno a
partiti e liste civiche cedono il passo alla condivisione di un progetto e alla formazione di
una squadra che, al proprio interno, saprà trovare chi la guiderà. Parola e potere devono
tornare ai cittadini, che non devono subire le elezioni, ma esserne i protagonisti.
Per questo offriremo agli udinesi uno schieramento ampio, andando oltre l’etichetta di
centrosinistra canonico, capace di una nuova proposta politica e amministrativa, pensata
per la nostra città e scevro da dinamiche nazionali.
Lo facciamo e lo faremo in un contesto nazionale di grande preoccupazione per i cittadini
alle prese con l’inflazione, la crisi economica, la ripresa della pandemia, il rialzo dei tassi di
interesse, le ripercussioni della guerra in Ucraina, il contingentamento e il rialzo del prezzo
di gas ed energia elettrica, le gravi conseguenze della siccità, le mancate riforme che
freneranno i fondi del Pnrr.
I gruppi di lavoro formatisi spontaneamente tra i rappresentanti di tutte le forze, civiche e
politiche in campo, che sottoscrivono questo comunicato, stanno elaborando una bozza di
temi programmatici e un metodo condiviso per definire le candidature che verranno
presentati all’ opinione pubblica nelle prossime settimane, per offrire spunti concreti su cui
lavorare e dialogare. Vogliamo rivolgerci direttamente alle cittadine e ai cittadini, nonché
alle forze politiche e civiche che vorranno arricchire e completare uno schieramento
ampio, che sappia dare prospettive alla città.
Fontanini in questi anni è riuscito a fare poco o niente, se non dare la colpa del proprio
fallimento a Roma, a Trieste, agli uffici e alla fine persino alla sua giunta, a suo dire poco
esperta e competente, pur avendola nominata lui.
Il suo essere forte con i deboli (ad esempio non ascoltando per un intero anno scolastico
centinaia di famiglie che protestavano per le mense scolastiche) e debole con i forti (ad
esempio, facendosi imporre il rimpasto di giunta dai “visitors” scesi da Trieste e da Roma),
oltre che per la sua costante propaganda autocelebrativa, ha avuto come unico merito
quello di risvegliare un moto d’orgoglio in molti e molte udinesi, che hanno deciso di lottare
per sottrarre Udine dalle mani di un centrodestra diviso, rissoso, maldestro, più volte
imbarazzante, genuflesso ai capricci e alle ambizioni personali del sindaco.
Simona Liguori, consigliera regionale – Cittadini per il Presidente
Riccardo Rizza, consigliere comunale – Italia Viva
Pierenrico Scalettaris, consigliere comunale – Azione
Augusto Burtulo, segretario cittadino – Azione
Enrico Bertossi, capogruppo – Prima Udine
Giovanni Marsico, consigliere comunale – Prima Udine
Ester Soramel, consigliere di quartiere – Prima Udine
Enzo Martines, segretario cittadino – Partito Democratico
Cinzia Del Torre, presidente cittadina – Partito Democratico
Paolo Coppola, vice segretario regionale – Partito Democratico
Antonella Eloisa Gatta, presidente circolo – Costruire Futuro
Sara Rosso, consigliera comunale – Open Fvg
Cristina Nazzi, coordinatrice cittadina – ArtUno
Claudio Attinà, segretario cittadino – ArtUno
Andrea Castiglione, segretario ragionale – PSI
Aurelio Ferrari, presidente associazione – Sinergia Civica
Serena Pellegrino, segreteria nazionale – Sinistra Italiana
Sebastiano Badin, segretario regionale – Sinistra Italiana