«Esprimo la vicinanza della nostra comunità per questa tragedia: siamo realmente coinvolti dal vostro immenso dolore». Sono le parole del Brigadier Generale della base Usaf di Aviano Tad Clark, che questa mattina ha incontrato privatamente i genitori di Giovanni Zanier, il quindicenne vittima dell’incidente stradale di sabato notte. Oggi la camera ardente alla funeral home di Prosdocimo, in viale Venezia. Alle condoglianze da parte del generale Clark si sono unite quelle dell’intera Base, attorno alla quale gravitano circa 10 mila cittadini statunitensi, tra militari e famiglie. Istituzioni americane che – da quanto ha fatto sapere il generale – resteranno vicine alla famiglia Zanier anche in futuro. Non
ancora decisa invece la forma in cui il 31esimo Fighter Wing parteciperà alle esequie, celebrate nel pomeriggio di domani. E dopo la convalida dell’arresto della soldatessa Julia Bravo, l’avvocato Aldo Masserut ha comunicato come in accordo con l’assistita, non ci sarà alcuna azione fino alle esequie. «Non sono questi i momenti per presentare istanze per eventuali attenuazioni della misura degli arresti domiciliari» ha spiegato il legale, chiarendo di aver solo chiesto copia degli atti depositati. «Ho bisogno che comprenda bene, non solo linguisticamente, ma anche praticamente, le gravi conseguenze di ciò che ha fatto» ha continuato Masserut, ribadendo come la ragazza, appena ventenne, sia ancora frastornata. «Tra qualche giorno affronteremo assieme la strategia difensiva che prescinde dalle decisioni che verranno assunte circa la giurisdizione del caso, le quali arriveranno, se del caso, tra qualche mese. Per ora noi procediamo come se il processo si celebrasse certamente in Italia» ha infine concluso. Dunque raccoglimento e rispetto per un terribile vuoto che tutto questo lascia. Un silenzio peraltro richiesto anche dalla famiglia del giovane Zanier, che – come ha fatto sapere l’avvocato Fabio Gasparini – non rilascerà dichiarazioni nelle prossime due giornate. Il dolore dell’ultimo saluto è stretto soltanto nel silenzio.