Pordenone è pronta a stringersi accanto alla famiglia di Giovanni Zannier, il 15enne investito e ucciso da un’auto nella nottata di domenica a Porcia. Dopo l’apertura della camera ardente e il rosario celebrato ieri sera nella chiesa “Beato Odorico”, al quale hanno partecipato gli amici, i parenti e i colleghi di lavoro dei genitori del ragazzo, oggi alle ore 16:00 il rito funebre nella stessa chiesa. Alle esequie parteciperanno anche i vertici della base americana di Aviano – dov’è di stanza la soldatessa 20enne che era alla guida dell’auto è che è stata arrestata per omicidio stradale – con in testa il generale Tad Clark che proprio ieri ha fatto visita in forma strettamente privata alla famiglia di Giovanni, testimoniando tutta la sua vicinanza al papà Sergio e alla mamma Barbara. La massima autorità militare della base di Aviano ha garantito alla famiglia Zannier (ma indirettamente a tutto il territorio) una stretta sul fronte della prevenzione, che riguarderà i comportamenti tenuti dai militari a stelle e strisce fuori dal perimetro dell’installazione militare della Nato. Proprio per la presenza dei massimi rappresentanti della base Usaf al funerale, il cordone di sicurezza sarà massimo; annunciata anche la presenza di una troupe americana della Abc per seguire la funzione religiosa. A seguire poi, come annunciato dalla madre, non ci sarà la sepoltura in cimitero, ma la cremazione. Nel frattempo in segno di rispetto per la giornata di lutto, l’avvocato Aldo Masserut, che cura gli interessi della 20enne soldatessa americana, ha annunciato ieri di attendere ancora per presentare istanze per eventuali attenuazioni della misura degli arresti domiciliari: “in accordo con la mia assistita, non faremo alcuna azione fino alle esequie” ha dichiarato. “Fino ad ora non ho voluto approfondire l’accaduto: ho bisogno che comprenda bene, non solo linguisticamente, ma anche praticamente, le gravi conseguenze di ciò che ha fatto. Tra qualche giorno affronteremo assieme la strategia difensiva, che prescinde dalle decisioni che verranno assunte circa la giurisdizione del caso, le quali arriveranno, se del caso, tra qualche mese. Per ora noi procediamo come se il processo si celebrasse certamente in Italia”.
Nella notte ennesima terribile tragedia della strada nella vicina Marca trevigiana. Poco dopo mezzanotte a Campigo di Castelfranco Veneto, in via Lovara. Un ragazzino residente nella zona, Kevin Carraro, 17 anni, è stato travolto da un’auto mentre si trovava in sella alla sua bici. Il giovanissimo avrebbe compiuto 18 anni tra qualche giorno, il 28 agosto. Soccorso da medico e infermieri del Suem 118, per il giovanissimo non c’è stato nulla da fare. Sulla tragedia indaga la polizia stradale di Treviso. Questa tragedia porta a 11 le vittime della strada in questo terribile mese di agosto, tra cui cinque negli ultimi sei giorni. La Procura di Treviso si appresta ad aprire un fascicolo d’inchiesta per omicidio stradale.