Un momento per fermarsi e riflettere dopo questi anni di pandemia, guerra, crisi economica e sociale, “per tentare di ritrovare la bussola, in un tempo che sembra essere corso in avanti troppo in fretta e dove
le geografie appaiono sfilacciate e il futuro incerto”.
È l’obiettivo, indicato anche nell’immagine simbolo realizzata da Federica Moro e spiegato dagli organizzatori, della 5/a edizione del Festival del Coraggio, che si terrà dal 5 al 9 ottobre a Cervignano del Friuli.
Il programma è stato illustrato a Udine, alla presenza tra gli altri di Mauro Daltin, direttore artistico del festival, e Simone Ciprian, presidente dell’associazione culturale Bottega Errante, cui sono affidate la direzione e la co-organizzazione.
Nel cartellone ci sono incontri, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, concerti e mostre. Tra gli ospiti attesi, Simonetta Gola, responsabile della comunicazione di Emergency, lo psichiatra, sociologo e saggista Paolo Crepet, Giulia Cicoli, una delle fondatrici di “Still I rise”, Gino Castaldo, giornalista e critico musicale; l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi, il giornalista e scrittore Paolo Rumiz e Olesja Jaremčuk, giornalista ucraina. Confermato anche il laboratorio di Teatro partecipato ideato e diretto dall’attrice e regista Rita Maffei e prodotto da Css Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia.
L’assessore regionale alla Cultura e Sport, Tiziana Gibelli, intervenendo in video, ha sottolineato che il festival racchiude in sé un concetto che abbiamo imparato a vivere molto da vicino negli ultimi anni, gli imprevisti: “Questa edizione – ha aggiunto Daltin – vuole mettere le mani dentro i problemi del mondo, i luoghi difficili del pianeta”. “Puntiamo a rimettere in circolo energie buone, con incontri dove ascoltare storie che possono essere esempio o metafora”, ha concluso Ciprian. (ANSA)