Questa mattina, presso il Magazzino delle idee di Trieste si è tenuta la presentazione della mostra “L’Italia e l’Alliance Graphique Internationale. 25 grafici del ‘900” organizzata dall’Erpac (Ente regionale patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia) e curata da Carlo Vinti.
La mostra che viene presentata oggi è certamente un evento di grande livello e di respiro internazionale. Basta guardare i nomi degli artisti le cui opere saranno presenti per accorgersi che nell’esposizione è rappresentato pressoché tutto il Novecento della grafica e della comunicazione industriale. Cito un solo nome per tutti: Albe Steiner; vediamo quel marchio e sappiamo quanto è stata
importante l’impronta lasciata dal grande grafico milanese nella cultura italiane non solo.
Questo è quanto espresso dall’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, a margine della presentazione dell’esposizione, che sarà inaugurata domani nel polo culturale di corso Cavour e che proseguirà fino al 6 gennaio 2023.
Un evento culturale di carattere internazionale che anticipa, per diversi aspetti, tutte le attività espositive che saranno mirate al 2025. Anno, come ha ricordato l’esponente della Giunta regionale, nel quale Gorizia – insieme a Nova Gorica – sarà capitale europea della cultura e quindi l’intera regione Friuli Venezia Giulia si troverà a gestire 365 giorni di eventi di grande livello.
La mostra, nasce infatti in occasione del settantesimo dell’Alliance graphique internationale il cui congresso quest’anno si tiene a Trieste, dal 19 al 23 settembre, organizzato da un team italiano dell’Agi condotto da Paolo Tassinari.
I venticinque autori in mostra, le cui radici culturali e professionali affondano proprio nel secolo scorso, sono tra i maggiori esponenti della grafica italiana e del design internazionale: Franco Balan, Walter Ballmer, Franco Bassi, Egidio Bonfante, Erberto Carboni, Eugenio Carmi, Mimmo Castellano, Pierluigi Cerri, Giulio Cittato, Giulio Confalonieri, Silvio Coppola, Germano Facetti, Franco Grignani, Italo Lupi, Emanuele Luzzati, Riccardo Manzi, Armando Milani, Bruno Munari, Bob Noorda, Giovanni Pintori, Pino Tovaglia, Roberto Sambonet, Albe Steiner, Pierpaolo Vetta, Heinz Waibl.
In mostra oltre duecento opere tra manifesti, annunci pubblicitari, prodotti editoriali e altri stampati insieme ad alcuni bozzetti e schizzi progettuali, carteggi tra i membri dell’Agi e documenti relativi alla vita dell’associazione.
Ogni autore è presentato in una sezione dedicata attraverso alcune tra le più significative opere realizzate tra l’inizio degli anni ’50 e la fine del secolo per musei, teatri, per l’editoria e per note aziende come Barilla, Campari, Coop, Olivetti, Pirelli, Pura Lana Vergine. Un patrimonio visivo ed estetico entrato nella quotidianità degli italiani che in molti ricorderanno.
Le creazioni degli artisti che saranno in mostra, ha tenuto a sottolineare l’assessore regionale alla Cultura, hanno segnato un’epoca nella comunicazione non solo industriale. Tanto che la comunicazione legata al design viene mutuata oggi a ogni livello della società. Perché un logo, un marchio sono quanto di più immediato per trasferire l’idea di ciò che si è di ciò che si vuole fare e del messaggio che si vuole trasmettere.
Guardando anche alla qualità organizzativa e ai numeri, è stato sottolineato dalla rappresentante della Giunta regionale che ha ringraziato gli organizzatori e l’Erpac, l’evento del Magazzino delle idee sarà una di quelle attività espositive di questo autunno 2022 che darà maggiori soddisfazioni.