Sono sette i grandi temi, presenti e futuri, della cucina del Friuli Venezia Giulia individuati da Confcommercio Fvg: Riscoperta, territorialità e stile; Sostenibilità; Ricerca; Stagionalità; Contaminazione e innovazione sui tre confini; Connotazione territoriale; Scuola. Si baserà su questi argomenti di confronto e dibattito il Forum organizzato per la giornata odierna, lunedì 23 gennaio, dalle 14:30, al “Teatro San Giorgio” di Udine.
L’idea è stata elaborata dal presidente della Cciaa Pn-Ud e di Confcommercio Fvg e Udine, Giovanni Da Pozzo e da Walter Filiputti, presidente del Consorzio Fvg Via dei Sapori, vicepresidente di Confcommercio provinciale. Lo spunto è stato dato dal libro che Filiputti, collaboratore della Camera per l’enogastronomia, sta scrivendo sulla “Storia moderna della cucina del Fvg” (che sarà la strenna 2023 della Cciaa Pn-Ud), una ricostruzione che inizia da una data simbolica, il 1977, l’anno in cui Gualtiero Marchesi aprì il suo primo ristorante.
“Il Forum è pensato per raccogliere la voce delle imprese, i loro punti di vista e i suggerimenti per costruire una nuova stagione di successo. Ci pare opportuno dare la parola ai protagonisti”, spiega Da Pozzo. A fare da punto di partenza, aggiunge Filiputti, sarà il glorioso passato della cucina regionale, anche attraverso le testimonianze, già raccolte per il libro, di grandi cuochi italiani, tra gli altri Massimiliano Alajmo e Andrea Berton.
All’evento parteciperanno una settantina di ristoratori. Ai saluti del presidente Da Pozzo, seguirà una breve conversazione sui temi proposti tra i relatori Davide Rampello, docente della Iulm di Milano, Lino Stoppani, presidente Confcommercio Fipe, e Roberto Calugi, direttore Confcommercio Fipe, moderati da Filiputti. La parola passerà quindi ai ristoratori, che potranno testimoniare il momento del loro mestiere e le prospettive per i prossimi anni. Al termine, tre chef presenteranno in platea, cucinando in diretta, altrettanti piatti che saranno una sintesi della nostra storia in cucina, tra terra, mare e tradizione. Si tratta di un piatto della tradizione, il Toc’ in braide di Gianni Cosetti, preparato da Loris Bearzi della trattoria Da Nando, e di due piatti dell’innovazione: la dadolata di cervo con uova di trota e crema al pistacchio di Alessandro Gavagna (La Subida) e del risotto scampi e scampi con la sua bisque e polvere di capperi di Massimiliano Sabinot (Vitello d’Oro).