Il 31 maggio 2009 l’Udinese conclude le sue fatiche in campionato ospitando al “Friuli” il Cagliari. La gara costituisce anche l’addio di Fabio Quagliarella, che dopo due splendide annate in terra friulana, prepara il suo trasferiemento al Napoli. La gara termina 6-2 per l’Udinese che conquista la settima affermazione nelle ultime otto partite (nel penultimo atto pareggia, 2-2, a “Marassi” contro la Sampdoria), ma non le basta per conquistare il pass per partecipare alla Coppa Uefa, pagando a caro prezzo il balordo periodo novembre 2008-gennaio 2009, caratterizzato dalla conquista di 3 soli punti in 11 gare.
Contro il Cagliari non c’è storia; troppo netta è parsa la superiorità dei bianconeri già in gol dopo 10′ con Kwadwo Asamoah, per poi raddoppiare un minuto più tardi con Simone Pepe; al quarto d’ora arriva la terza rete firmata da Antonio Floro Flores. Sembra finita, in realtà il Cagliari non ci sta, reagisce, e al 10′ della ripresa accorcia le distanza su rigore, trasformato da Acquafresca. Gli isolani riescono quindi a portarsi sul 2-3 al 57′, prima di cedere di schianto a un’Udinese determinata, che sbaglia poco a niente, padrona assoluta del centrocampo con Inler, Asamoah e D’Agostino, il cui campionato risulterà davvero splendido tanto da essere definito il miglior regista italiano, davvero ispirati. Al 14′ è Pasquale a riportare avanti i bianconeri. La quinta rete è firmata al 36′ da Quagliarella, prima di lasciare il campo tra i saluti del pubblico friulano che gli decreta un lunghissimo applauso in segno di riconoscenza. Infine la sesta rete è realizzata da Ighalo al 44′. L’Udinese conclude al settimo posto, non basta, come riferito, per aver diritto di entrare in Europa.
Questa la formazione schierata contro il Cagliari dall’allenatore Pasquale Marino: Handanovic, Isla, Zapata, Felipe, Pasquale; Inler, D’ Agostino (82′ Zimling), Asamoah; Pepe, Quagliarella (85′ Ighalo), Floro Flores (72′ Sanchez). A disposizione: Berardi, Domizzi, Sala, Tissone.
