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Attivisti Extincion Rebellion scendono in piazza a Udine e in tutta Italia per la difesa dell’ambiente

Nella tarda mattinata di oggi, a Udine, alcuni attivisti di Extincion Rebellion hanno dato vita a una manifestazione di protesta contro il cambiamento climatico. Alcuni dei partecipanti hanno bendato numerose statue del centro cittadino, grato compiuto con l’intento di lanciare un messaggio al governo della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Il tempo sta scadendo, apriamo gli occhi”.

L’iniziativa è coordinata con altre proteste che sono state inscenate in tutta Italia; decine infatti sono state le proteste dei gruppi di attivisti per il clima, che da mesi cercano di attirare l’attenzione dei cittadini e del Governo, per chiedere consapevolezza e azioni concrete a salvaguardia del Pianeta.

Questa mattina, a Roma, gli attivisti della stessa organizzazione hanno svolto un Blitz all’Altare della Patria, in Piazza Venezia, dove è stato appeso uno striscione e alcune persone si sono incatenate in segno di protesta contro le cause del cambiamento climatico.
Il gesto degli attivisti ha come obiettivo quello di denunciare i finanziamenti del governo italiano all’industria dei combustibili fossili, responsabile più di ogni altro settore dell’attuale emergenza climatica.

L’azione si è svolta intorno a mezzogiorno di oggi, domenica 9 luglio, nel cuore del centro storico della Capitale, davanti agli occhi di centinaia di cittadini romani e turisti.

“Basta vittime climatiche sull’altare del profitto: no al fossile”, si legge sullo striscione allestito.

In pochi istanti sono intervenute le forze dell’ordine, militari e agenti già presenti in zona, impegnati nei quotidiani servizi di controllo del territorio, che li hanno fatti andare via. “Ci hanno trascinati provocandoci lividi” hanno detto gli attivisti. Sono stati poi portati in questura.

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